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The wind of change

Silviu Tolu
Partecipante al Global MBA in Design, Fashion and Luxury Goods
28 Luglio 2020

Mentre scrivo questo testo in una domenica mattina di sole, c’è una brezza che entra dalla finestra aperta: è il profumo delle vacanze che si avvicinano, del tempo libero, della libertà. È quasi lo stesso profumo di ogni anno, ma l’unica differenza è che quest’estate sta andando diversamente a livello personale e, per molti, anche a livello professionale.

Anche se le misure di sicurezza non sono più così restrittive, le cose sono cambiate e mi chiedo se la brezza che no non sia il vento del cambiamento che ci sfiora: forse è la mia parte ottimista a prendere parola. Mi siedo e mi pongo ad alta voce la domanda centrale di queste mie riflessioni: quali sono le sfide che l’emergenza sanitaria ha aperto nel settore della moda e del lusso?

La prima sfida a cui tutti pensano è quella meramente economica, che riguarda sia i brand più noti, sia le aziende familiari di medie dimensioni, il cui margine di rischio aumenta proporzionalmente alla loro scarsa presenza online. Come co-proprietario di un e-commerce che opera in questo settore, il mio consiglio è quello di provare a fare tutto il possibile per resistere e sopravvivere a questa fase. Di fondamentale importanza parlare con i clienti: questo momento di crisi è indubbiamente una buona opportunità per avvicinarci a chi si rivolge ai nostri servizi per rafforzare connessioni e dialogo.

È inoltre un buon momento per migliorare i nostri prodotti, per ripensare ai costi e per incoraggiare gli acquisti online in modo creativo, evidenziando l’unicità di quanto proponiamo.

Tra i grandi dilemmi che le aziende sono chiamate ad affrontare, la ristrutturazione del budget stanziato per la promozione e il marketing e l’opportunità di investire nei talenti. Entrambi le tematiche sono a mio avviso trascurate troppo spesso dai manager a causa della mancanza di tempo o vision di obiettivi a lungo termine, o semplicemente perché li ritengono spese accessorie. Ai grandi brand di solito non mancano risorse e talenti, mentre le aziende più piccole possono riflettere sul fatto che aumentare, o almeno non tagliare, il budget stanziato per le attività di marketing pagherà in futuro.

Altra sfida non meno importante, la questione legata alle supply chain, strettamente legata alla responsabilità sociale e alle politiche di sustainability delle aziende. Si tratta di aspetti che vanno ben oltre i settori della moda e del luxury e che riguardano l’impatto che la pandemia ha avuto sul panorama socio-economico in senso lato.

Se il contesto non ci è di aiuto, sta a noi agire sulle circostanze per dirigere la rotta di quel ‘wind of change’. Per quanto mi riguarda, il motivo per cui ho deciso di far parte del progetto BBS React è in parte collegato a un libro che ho letto all’inizio dell’anno, quand ancora nessuno si sarebbe mai immaginato di vivere una pandemia mondiale.  Man’s Search for Meaning di Viktor E. Frankl mi ha fatto riflettere su quanto poco importi ciò che ci aspettiamo dalla vita, ma piuttosto ciò che la vita si aspetta da noi e su come vivere in definitiva significa assumersi la responsabilità di trovare la risposta giusta ai problemi e di adempiere ai compiti che si presentano costantemente ad ogni individuo”, come dice l’autore.

Sono felice di collaborare con il progetto di BBS svolgendo un ruolo attivo nella realizzazione dei contenuti per BBS React Resource Center perché anche io faccio parte di questo cambiamento, ne sono influenzato e voglio capire meglio cosa aspettarmi da me stesso. E se la mia esperienza durante questa crisi e la diffusione che farò di storie e contribuiti potranno essere di aiuto o ispirazione anche per un solo lettore, che si tratti di un futuro studente, o un Alunno o un dipendente o chiunque stia cercando di comprendere il quadro della situazione attuale, sarò più che soddisfatto del mio contributo.

Autore: Silviu Tolu

Partecipante del Global MBA in Design, Fashion and Luxury Goods

Classe 2019-2020