Lusso, Made in Italy e mercato cinese: un incontro con Lelio Gavazza

Marzo 18, 2024

Mercoledì 28 febbraio, nelle aule di Villa Guastavillani a Bologna, sede di BBS, gli studenti del Global MBA hanno potuto incontrare Lelio Gavazza, ingegnere chimico, un curriculum di altissimo livello e trasversale: da Exxon Chemical al fashion. Oggi è Ceo di TOM FORD Fashion appartenente al Gruppo Zegna dopo la lunga esperienza come Executive Vice President Sales and Retail Bulgari (LVMH Group). In Bologna Business School è docente di Business Model in the Fashion Industry nel Global MBA in Business Administration e BBS Executive Commitee member per il track Design, Fashion and Luxury Goods del Global MBA.

Come accade per tutti gli incontri del Global MBA con i docenti provenienti dal mondo business, l’incontro con il poliedrico Gavazza ha toccato diversi temi ed è stato dedicato al dialogo con gli studenti. «Non sono un professore,» ha cominciato Gavazza, «non troverete in un libro quello che vi racconterò oggi.»

Il Global MBA di Bologna Business School ambisce a fornire strumenti efficaci agli studenti che devono essere in grado di affrontare al meglio le sfide del mondo del lavoro. È in quest’ottica che affianca lezioni accademiche e momenti di docenza con professionisti dal mondo business: executives, esperti, consulenti che operano ogni giorno nel mercato globale e sono, quindi, capaci, di esprimere un sapere hands-on, subito applicabile a modelli reali, trasformabile in strumento pratico da utilizzare nel mondo del lavoro. Gli studenti del Global MBA di BBS vedono immediatamente in aula l’applicazione pratica dei concetti studiati.

Il primo focus della giornata è stato dedicato al lusso in Italia. Che cos’è il Made in Italy? Qual è l’idea di lusso che l’Italia sa esportare? La manifattura. La perfezione del prodotto. Ecco perché i marchi globali del lusso hanno manifatture in Toscana, a Como, Napoli. «Pensi al Made in Italy e pensi alla bellezza, al buon cibo, alla dolce vita.», dice il CEO di TOM FORD Fashion.

Ma, allora, perché marchi storici come Bulgari, Fendi e moltissimi altri vengono acquisiti da grandi gruppi stranieri, che poi mantengono manifattura e impostazione italiane? La risposta, ha detto il top manager, è piuttosto semplice: «In Italia siamo campioni di prodotto. Abbiamo produzione d’eccellenza ovunque, e queste aree si influenzano, crescono e comunicano: si crea una supply chain che genera i distretti industriali. Se vuoi una macchina vai in Emilia, se vuoi un mobile in Veneto, per il tessile a Como. Abbiamo un network pieno di conoscenza e storia che si trasmette generazione dopo generazione. E, abbiamo lo storytelling: come mai la Fiat 500, la macchina costruita per motorizzare l’Italia con il prodotto meno costoso possibile, è diventata un’icona? Perché la Vespa? Perché siamo in grado di raccontare la bellezza, trasformando i prodotti pensati per le persone con meno possibilità in icone piene di storia.»

Partendo dalla propria esperienza professionale, Lelio Gavazza si è poi concentrato sul mondo del business globale, parlando di occasioni e del saperle cogliere, del coraggio di cambiare rotta quando serve. Ha raccontato il proprio percorso dal mondo della chimica al fashion, riconoscendo una linea comune della propria carriera: una forte etica del lavoro. Impegnarsi molto, trovare la freschezza per pensare out of the box, per offrire idee innovative che differiscano dalle linee prestabilite: «In alcuni momenti della mia carriera ho dovuto rimboccarmi le maniche e lavorare tantissimo. Di notte, nei weekend. Mi sono confrontato con culture differenti dalla mia; ho sempre messo passione, determinazione e curiosità in tutto quello che faccio.»

Passione, energia. Coraggio e determinazione. Ma, più di tutto, curiosità e voglia di imparare. Ecco i fondamenti di un’importante carriera manageriale.

Secondo argomento dell’incontro è stato il mondo e mercato cinese, con una discussione sui modelli politici ed economici e la puntualizzazione di alcuni passaggi storici per il business d’oriente: nel 2006, l’economia cinese è cresciuta dell’11%, generando enormi ricchezze e sviluppo di capitali. Con i giochi olimpici del 2008 e l’Expo del 2010, la Cina compie il vero cambio di passo: tutto è pensato, pianificato e organizzato per creare appeal e mostrare l’efficienza del nuovo modello cinese. «Sei mesi prima dei giochi», ha raccontato Gavazza: «le aziende in prossimità delle città olimpiche hanno smesso di produrre per smettere di inquinare: le televisioni mondiali mostravano cieli limpidi. Per l’expo il governo ha organizzato bus dedicati a trasportare persone dalla campagna e creare folla, sempre a uso e consumo delle tv occidentali.»

«Tutto quello che fa la Cina è organizzare: tutto è pianificato. Questo è il segreto del suo successo: pianificare e rimanere capaci di cambiare quando serve.», ha concluso il docente: «Nel 2013, il mercato cinese chiedeva prodotti costosi e brandizzati, oggi cerca qualità e stile, il prodotto torna al centro del desiderio al di là del brand.»

Così, il cerchio dell’affascinante incontro con Lelio Gavazza va a chiudersi da dove era partito: il prodotto, la sua importanza nel mercato del lusso italiano e globale. Una giornata che ha offerto agli studenti del Global MBA di Bologna Business School una serie di spunti preziosi, di informazioni che sono strumenti da applicare al mondo del business. Ma, soprattutto, un’occasione offerta da BBS per entrare in contatto diretto e informale con uno dei migliori top manager italiani.



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