[intervista] Dialogo con Mario Cucinella

Giugno 15, 2016

Dialoghi sono momenti di confronto con personalità del mondo dell’impresa e della cultura che hanno raggiunto l’eccellenza nel proprio campo di attività, per conoscere il loro percorso professionale e le sfide che hanno affrontato.

Mario Cucinella, Architetto

Qual è stata la competenza più importante per la tua carriera?
L’empatia sul processo di lavoro. La conoscenza tecnica, sapere come si costruisce, è fondamentale per poter creare nuovi progetti. Accompagnata di tanta tanta pazienza.

Quanto le abilità di management sono state importanti per la gestione della tua attività?
Sono due gli ambiti, uno è strettamente manageriale, di gestione della commessa. L’altro, essendo un studio di lavoro creativo, c’è un valore psicologico enorme nel rapporto con le persone. Quindi la gestione delle risorse umane diventa un elemento determinante. La capacità di comunicare, di creare empatia con le persone è molto importante per il team di lavoro. Quindi, c’è una gestione empatica e una manageriale classica che, in entrambi i casi, è necessario governare.

 

Mario Cucinella è il fondatore di Mario Cucinella Architects. Nato in Italia nel 1960, si laurea a Genova con Giancarlo De Carlo e ha lavorato nello studio di Renzo Piano a Genova e a Parigi, come responsabile di progetto. Fonda Mario Cucinella Architects (MCA) a Parigi nel 1992 e a Bologna nel 1999.
Mario Cucinella è particolarmente interessato ai temi legati alla progettazione ambientale e alla sostenibilità in architettura. Si dedica alla ricerca e allo sviluppo di prodotti di design industriale.
Tra le sue realizzazioni più significative: il Sino Italian Ecological Building (SIEEB) a Pechino, la nuova sede del Comune di Bologna, il Centre for Sustainable Energy Technologies (CSET) di Ningbo, la sede della società 3M a Milano, il progetto per l’Agenzia Regionale per l’Ambiente (ARPA) a Ferrara e la Kuwait School, a Gaza, sviluppata in partnership con UNRWA (l’agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso ai rifugiati e profughi palestinesi e del Medio Oriente).

 


 

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