Quarantine memories: (re)inventando il futuro

Giugno 12, 2020

“Il modo migliore per predire il futuro è inventarlo” è stata una delle frasi pronunciate da Davide Dattoli, che più ha colpito Reihaneh Eshraghi, partecipante del Global MBA in Green Energy and Sustainable Businesses.

Durante il leadership talk con il CoFounder and CEO di Talent Garden, secondo Forbes tra imprenditori under 30 più influenti, Reihaneh ha potuto riflettere sulle sfide con cui si confronteranno i manager del futuro, in epoca post-covid. “Uno stimolante percorso imprenditoriale che nasce da un ventenne proveniente da una piccola città del Nord Italia, che si fa strada nel business grazie ad un’idea innovativa. Davide è riuscito a trasmetterci quanto sia fondamentale la connessione tra i talenti in una società tanto frammentata come quella europea. Il business model di Talent Garden è incentrato infatti sull’emancipazione dei singoli per promuovere un mondo interconnesso e digitale”.

Per Davide Dattoli, la parte più stimolante della creazione di una start-up è quella di costruire la squadra giusta: “un team coeso che crede in una missione, riconoscendo il valore fondamentale dell’idea alla base – aggiunge Reihaneh. – Secondo il giovane imprenditore di Talent Garden, per le nuove aziende è di fondamentale importanza sognare in grande e avere un obiettivo ambizioso, da espandere man mano su una scala più ampia. Lo dimostra un progetto nato a Brescia, ora presente in 26 campus sparsi in otto paesi europei”.

Cosa accadrà alle aziende in seguito all’emergenza sanitaria che ha ridefinito priorità ed equilibri? “Davide ritiene che la pandemia porterà a un’accelerazione del modello del co-working, con tutti i vantaggi connessi. In piena emergenza si è fatta strada la necessità di lavorare con maggior flessibilità. Sebbene, la sicurezza sia diventata un fattore cruciale nei luoghi di lavoro, le persone non vogliono più lavorare in luoghi affollati, ma desiderano far parte di una comunità per sviluppare un networking più strutturato e variegato”.

“Mi ha colpito come per Davide il business sia uno strumento di ispirazione – conclude Reihaneh – e l’idea alla base di ogni progetto sia da considerare la parte stimolante per qualsiasi viaggio imprenditoriale. Davide Dattoli ha davvero scoperto l’importanza di potenziare i talenti creando un luogo per connettersi e fare rete. Esattamente come sta facendo Bologna Business School, favorendo costanti occasioni di collegamento tra i partecipanti dei master e i talenti più stimolanti dell’industry. Anche in questo periodo tutt’altro che semplice sono numerose le opportunità di interazione, pur se virtuali: scoprire viaggi così interessanti ci dà il coraggio necessario per continuare a camminare, passo dopo passo”.



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