Industry 4.0 con Riccardo Luna

Novembre 22, 2016

Il digitale non riguarda solo il digitale, riguarda tutto. Il digitale è cultura.” Riccardo Luna, Direttore dell’Agenzia Giornalistica Italiana, ha aperto così l’edizione autunnale degli Innovation Talks a Villa Guastavillani.

Qui le prime foto dell’evento.

“Che cosa è cambiato davvero? E’ cambiato tutto. Le competenze digitali sono il pre-requisito che ognuno dovrebbe avere per continuare ad essere competitivo sul mercato e non diventare un emarginato”. Le parole di Riccardo Luna sullo scenario attuale.

L’Italia è stato il quarto paese al mondo, dopo la Norvegia, Regno Unito e Germania a collegarsi con la trasmissione del primo pacchetto dati il 30 aprile 1986. L’Italian Internet Day, il giorno in cui si celebra l’arrivo di internet nel nostro Paese: il primo “ping” arrivò dal Cnuce di Pisa che si collegò alla rete Arpanet

Nnel 2014 erano 23 milioni i “non-utenti-internet”. Cifra che è diventata 22 milioni nel 2015 e che ci fa essere al quart’ultimo posto in Europa per connessioni ad internet.

Internet entra nelle nostre vite il 9 gennaio 2007 a San Francisco con la presentazione di Steve Jobs del primo smartphone. “Ha reinventato il telefono. Ha rivoluzionato il mondo”.

“Arma di costruzione di massa, perché consente di mettere in rete progetti e farli proliferare”. E’ la definizione che Luna da del web. “Il digitale è immateriale, non irreale. E’ un linguaggio in grado di produrre prodotti materiali. Makers e fablab: termini che fanno parte di una rivoluzione, quella della possibilità di costruire le basi del futuro manifatturiero dentro a garage. Non casi solo provenienti dalla Sylicon Valley. E’ il caso di Arduino: una scheda tutta italiana con la quale costruire progetti intelligenti nel tempo realizzati da adolescenti talentuosi, da sperimentatori creativi. Da progetti come questo sono nate le prime stampanti 3D, gli strumenti per eccellenza in grado di trasformare “l’immateriale digitale” in oggetti.

I makers sono la base dell’Industry 4.0: giovani che hanno gettato le basi di progetti innovativi, quasi sempre open source, cioè aperti al contributo di quanti siano in grado di migliorare il progetto. L’Italia deve prendere coscienza, secondo Luna, che di là dagli investimenti industriali, dagli sgravi fiscali governativi, bisogna potenziare la cultura digitale dei giovani. Imparare come si utilizzano gli strumenti al loro meglio. Il suggerimento è quello di realizzare le proprie idee senza aspettare necessariamente un gesto da parte della politica, delle amministrazioni pubbliche.

Nel 2014 Riccardo Luna è stato Digital Champion per l’Italia, ambasciatore della cultura digitale nominato dall’Unione Europea per diffondere la conoscenza tecnologica.

 

Tanti sono gli spunti che Riccardo Luna ci ha trasmesso, sicuramente quello di spronare l’Italia ad innovare è uno dei messaggi più forti e incisi che arriva ai nostri studenti e a tutta la nostra Community.
Vi aspettiamo al prossimo incontro con Angelos Papadimitriou.

 



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