Proteggere il Made in Italy con la Blockchain

Dicembre 7, 2018

L’Italia crea numerosi prodotti di alta gamma e beneficia in modo significativo della sua proprietà intellettuale e dei suoi marchi commerciali. Il Made in Italy, in particolare, è riconosciuto a livello mondiale come simbolo di prodotti di alta qualità. Infatti, se fosse registrato ufficialmente, sarebbe il terzo brand più conosciuto al mondo dopo Coca-Cola e Visa*. Il commercio internazionale di prodotti contraffatti, però, cresce di anno in anno e la protezione del marchio, che rappresenta da sempre una sfida impegnativa sia per i brand che per gli enti regolamentatori, si sposta sempre di più su un terreno tecnologico e digitale. Un’opportunità concreta per proteggere il valore del Made in Italy arriva proprio dalla Blockchain, capace di fornire una soluzione efficace per combattere le minacce della contraffazione.

Alcuni tra i più grandi brand del lusso, dell’artigianato e del settore enogastronomico, vantano con orgoglio il marchio Made in Italy come segno distintivo che rafforza la percezione di qualità. Tuttavia, il fatto che siano presenti sui mercati internazionali e che un vero e proprio marchio Made in Italy non sia stato ancora formalizzato, rende i loro prodotti estremamente vulnerabili alla contraffazione e alla pirateria.

Per decenni, la contraffazione ha danneggiato le economie globali e l’Italia ne è stata particolarmente colpita. Negli ultimi anni il rischio di commercio di prodotti contraffatti è cresciuto esponenzialmente e rappresenta una minaccia significativa per il motore della crescita economica, minando allo stesso tempo la messa in atto di buone pratiche di gestione, l’immagine del paese all’estero, lo stato di diritto e la fiducia dei cittadini nei confronti del governo.

I sequestri di prodotti contraffatti o pericolosi operati in Italia dalla Guardia di Finanza sono passati dai 90 milioni del 2006 agli oltre 393 milioni del 2015. Secondo l’ultimo rapporto dell’OCSE, il commercio mondiale di beni contraffatti (borse di lusso, orologi, prodotti alimentari, componenti auto) ha un impatto sull’economia italiana pari a circa l’1-2% del PIL in termini di mancate vendite, mentre il commercio di merci contraffatte e piratate nel mondo ammonta al 5% delle importazioni nell’UE.

 

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** Fonte: 2017 Situation Report on Counterfeiting and Piracy in the EU
 

Le organizzazioni che commerciano prodotti contraffatti sono molto strutturate e spediscono le merci attraverso rotte complesse e difficili da monitorare: tutto ciò rappresenta una grossa sfida per le autorità di controllo. In che modo, dunque, le aziende e il governo italiano possono combattere questo problema?

In quanto Stato membro dell’Unione europea, l’Italia applica i regolamenti UE, nonché l’Accordo sui diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio e i principali accordi internazionali in questo campo. Il governo ha anche raggiunto accordi per coordinare le operazioni con un certo numero di Paesi da cui provengono le merci contraffatte, in particolare la Cina. Queste misure hanno aumentato l’efficacia del procedimento penale e l’attuazione del Sistema Informativo Anticontraffazione, una piattaforma messa a disposizione dalla Guardia di Finanza che consente anche ai titolari dei diritti dei marchi di inviare informazioni sui loro prodotti violati per un pronto riscontro da parte degli organismi di controllo sul campo. Tuttavia, nonostante questi sforzi, il problema della contraffazione e della pirateria continua a rappresentare una minaccia economica difficile da regolamentare.

Oltre a sensibilizzare sempre più l’opinione pubblica sugli effetti dannosi dell’acquisto di prodotti contraffatti, i brand devono pensare in modo creativo alla costruzione dell’identità di marca e devono dare la priorità alla creazione di modi innovativi per garantire che i loro prodotti siano genuini. Il senso di appartenenza dei consumatori ai marchi deve essere direttamente collegato al desiderio di possedere un prodotto genuino. Per fare ciò, i marchi devono offrire strumenti che consentano al cliente di verificare se i prodotti che stanno acquistando sono originali, proteggendoli dall’acquisto di un articolo contraffatto.

Negli ultimi anni le innovazioni tecnologiche hanno contribuito notevolmente a questa lotta, garantendo ai consumatori che i prodotti acquistati siano pezzi autentici e promuovendo l’engagement con il brand. Una delle soluzioni più nuove e più efficaci riguarda proprio l’uso della tecnologia blockchain, una rete decentralizzata (peer-to-peer) di libri mastri digitali chiamati ‘blocks’. Le informazioni memorizzate in questi ‘blocks’, comprese le transazioni, sono trasparenti e disponibili per l’intera comunità. Ciò consente di verificare le informazioni in qualsiasi momento e rende le informazioni non modificabili. Marchi e consumatori sono quindi in grado di tracciare in modo automatico la catena di fornitura, una soluzione di cui beneficiano sia i consumatori che i marchi.

 

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IL MIO World
, una startup Italiana all’avanguardia nell’utilizzo di questa tecnologia, dà un esempio di come la blockchain possa essere implementata con successo nel processo di autenticazione dei brand. IL MIO World infatti, incorporando i chip Near Field Communication (NFC) nei prodotti di lusso, fornisce loro un ID univoco che viene poi collegato ai dati memorizzati sulla blockchain. In questo modo, viene registrata un’impronta digitale per il prodotto come risorsa fisica.

 

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Attraverso il chip, i consumatori possono reclamare la proprietà dei loro prodotti, la quale è dimostrabile e verificabile in qualsiasi momento sulla blockchain. Con la stessa procedura si può inoltre garantire l’autenticità di qualsiasi prodotto, anche di seconda mano, acquistato tramite terzi o rivenditori. Oltre a poter verificare l’autenticità dei loro prodotti e combattere gli oggetti contraffatti, i marchi possono sviluppare campagne esclusive per i proprietari dei loro prodotti e, per la prima volta, possono monitorare gli acquisti di seconda e terza mano e incentivare interazioni come sondaggi di feedback sui prodotti in tempo reale, che aumentano la fidelizzazione.

Il marchio Made in Italy, che significa alta qualità, creatività e innovazione, ha un nuovo alleato nella Blockchain, un sistema che ha la capacità di combattere merci contraffatte come mai prima d’ora. Le soluzioni che implementano questa tecnologia svolgono un ruolo importante nel connettere processi all’avanguardia con le attività tradizionali, generando così proficue collaborazioni a vantaggio dell’intera comunità.

 

 

– di Armin Zadakbar, imprenditore e CEO di IL MIO World, Alumnus del Global MBA in Design, Fashion and Luxury Goods (classe 2011/2012) e Career Advisor per i Global MBA di BBS. Armin è stato inoltre selezionato come uno dei Business Coach della Commissione Europea per il programma Horizon 2020.

*Italy Journal: Economie e Aziende, 2017

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