Climate change e Business risk: il progetto pionieristico del Gruppo Unipol

Aprile 9, 2020

Prosegue la didattica online per i partecipanti dei Master di BBS, tra lezioni e incontri con i professionisti in modalità virtuale. Tra gli ultimi appuntamenti, l’intervento di Marjorie Breyton dell’ufficio Sostenibilità del Gruppo Unipol per i ragazzi del Global MBA in Green Energy and Sustainable Businesses. 

Laureata in scienze politiche presso l’Istituto di Studi Politici di Lione, Marjorie Breyton si è specializzata in diritti umani e ha maturato numerose esperienze in ONG internazionali, presso gli uffici della Commissione Europea e all’ONU, prima di unirsi nel 2016 a Unipol, il secondo gruppo assicurativo nel mercato italiano, tra i primi dieci a livello europeo.

“Grazie al suo intervento abbiamo avuto la conferma di come per il business attuale le tematiche ambientali siano un’esigenza, e non un’opzione, e come occupino un posto fondamentale all’interno delle strategie aziendali” - ci racconta Elisa Flamini, partecipante del Global MBA di BBS.

“Le catastrofi naturali e i cambiamenti climatici - continua Elisa - rappresentano nel 2020 due dei business risk più significativi nel mondo (ed in Italia), a tal punto da occupare un peso considerevole nel mondo assicurativo. Le perdite registrate su beni e servizi non assicurati, derivanti dalle catastrofi naturali del global warming, sono ancora nettamente più alte rispetto ai beni assicurati: e nella situazione attuale, che attesta un surriscaldamento globale maggiore di 2°C, i danni che ne scaturirebbero sono di una portata tale da non permettere di assicurare il mondo.

Ecco allora che nel campo della sostenibilità l’ente assicurativo si trova di fronte a una sfida ancora più grande della semplice offerta di prodotti e servizi: ricopre, infatti, un ruolo fondamentale sia come risk manager sia come investitore. Da una parte, questa figura supporta e facilita i player nel mettere in moto azioni di mitigation, cioè azioni concrete per prevenire i rischi legati ai cambiamenti climatici e ridurre eventuali danni che ne conseguono; dall’altra, coinvolge le risorse necessarie per finanziare misure di adaptation e di resilienza ai cambiamenti climatici.

In questo Unipol è certamente pioniere, come dimostrato dall’attivazione del progetto Life DERRIS, il primo progetto europeo che unisce pubblica amministrazione, imprese e settore assicurativo, con l’obiettivo di ridurre i rischi causati da eventi climatici straordinari, e guidando al contempo le aziende nella realizzazione di un piano di azione per l’adattamento ai cambiamenti climatici”.

Il progetto, che vede Unipol Gruppo capofila insieme ai partner Città di Torino, Cineas, Anci, Coordinamento Agende 21 e UnipolSai, è incentrato sull’implementazione di  forme innovative di partnership pubblico-privato tra i tre ambiti, per favorire una maggiore cultura del rischio, mettere a disposizione gli strumenti adeguati per la prevenzione e la gestione dei rischi climatici e studiare strumenti finanziari innovativi per mobilitare capitali dedicati alla riduzione dei rischi.

“Il messaggio è chiaro - conclude Elisa: in fatto di Climate Change, non c’è più una discussione sul ‘se’ ma sul ‘quando’: o si è passivi, diventando un follower, o si gioca d’anticipo, guidando la trasformazione, ormai imprescindibile, delle logiche di business e di governance”.



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