StartUp Ecosystem Day 2020. Una giornata da ricordare

Dicembre 9, 2020

Sono tanti i motivi per i quali ricorderemo l’edizione 2020 dello StartUp Ecosystem Day. Prima edizione interamente online, prima volta di Alec Ross in veste di Distinguished Visiting Professor di BBS e prima volta in un contesto difficile con un obiettivo ambizioso: contribuire a rilanciare l’economia partendo dai grandi temi del Millennio come digitale, sostenibilità ed eccellenza. E dal coraggio di chi oggi, in Italia e non solo, scommette sull’innovazione.

Lo StartUp Ecosystem Day dello scorso 4 dicembre è stato un evento senza precedenti. L’ormai tradizionale momento di incontro tra le Startup più innovative e la Community di BBS ha saputo reinventarsi creando un nuovo format digitale che si è rivelato vincente.

La quinta edizione ha infatti coinvolto più di 600 utenti, 70 startup e 20 relatori provenienti da varie industries, che hanno contribuito, con i loro interventi, ad approfondire le sfide e gli ambiti di innovazione durante i momenti di confronto previsti dal programma.

Ad aprire l’evento, con la sessione plenaria, sono stati Riccardo Fini, Direttore dell’Entrepreneurship Hub di BBS e ideatore dello StartUp Ecosystem Day e Alec Ross, in qualità di membro della Faculty di Bologna Business School, ma anche di venture capitalist con una grande esperienza internazionale.

Come ha ricordato Riccardo Fini, “una mentalità imprenditoriale è necessaria per navigare in questi tempi imprevedibili e lo StartUp Ecosystem Day è prima di tutto un’occasione di incontro tra persone che hanno, o stanno formando, proprio questo tipo di pensiero. Ma un evento in grado di “creare connessioni tra studenti, imprenditori, manager e investitori”, rappresenta, oggi come non mai, anche un passo avanti nel favorire e ispirare la cultura dell’innovazione e dell’impresa nella nostra regione”.

Quando si parla di ispirazione è difficile non pensare ad Alec Ross, già consigliere di Barack Obama e Hillary Clinton, ma soprattutto “great mind” del nostro tempo, che Fini ha introdotto proprio a partire dalla sua capacità di ispirare. Cosa che Ross non ha mancato di fare, dichiarando di essere affascinato dal tessuto delle startup italiane e ricordando che sono proprio le startup, anche quelle più piccole e coraggiose, di cui è ricchissima la nostra regione, che “immaginano e inventano il futuro”.

Quanto alle incertezze del presente, rievocando la difficile situazione sociale ed economica del secondo Dopoguerra, Alec Ross ha ricordato che proprio da quelle difficoltà è nato il sistema industriale italiano, perché, citando Picasso, “ogni atto di creazione inizia con un atto di distruzione”. E allora via libera alla creazione, interpretando e anticipando il futuro a partire dalle materie prime, come fecero i nostri nonni. Le materie prime di oggi sono i dati e con i dati dobbiamo imparare ad avere a che fare per creare il tessuto industriale del futuro.

I lavori sono entrati nel vivo con le sessioni tematiche focalizzate sui settori di maggiore importanza sia a livello globale, sia a livello territoriale. Sostenibilità, Digitale, Luxury, Automotive, Automation e Agroalimentare sono le leve sulle quali puntare, eccellenze che caratterizzano il nostro territorio, ma anche industrie fondamentali per il futuro del pianeta perché, come ha sottolineato Michele Poggipolini, President Young Entrepreneurs Group, Confindustria Emilia e Executive Director e Head of Innovation di The Innovation Group “Dai mercati di nicchia di fascia alta a quelli più ampi, pensiamo in modo globale”.

Segnali importanti anche nel campo della sostenibilità, con le imprese sempre più coinvolte nello sviluppo di prodotti e processi sostenibili. La sostenibilità è un faro da seguire, una necessità prima ancora che un’opportunità, perché, come ha detto Davide Neri, Marketing e International Development Manager di WASP “non siamo così pazzi da credere di poter salvare il mondo, ma lo siamo abbastanza da provarci”.

Ma se c’è un settore che più di tutti è stato coinvolto in questa quinta edizione dello StartUp Ecosystem Day è stato quello del Digital. Andrea Pia, VP Client Services Italy in AKQA e Direttore del Master International Executive MBA di Bologna Business School, ha sottolineato che, da un lato “la capacità di prevedere i cambiamenti è cruciale” e in questo sono soprattutto i dati a farla da padroni e con essi le intelligenze artificiali, sempre più sviluppate, che ci aiutano a raccoglierli e catalogarli, ma dall’altro gli investori investono nei team, prima ancora che nel prodottoperché le persone sono sempre al centro dei progetti di sviluppo e sono la chiave per superare il difficile momento storico.

Fabio Nalucci, CEO e Founder di Gellify, piattaforma innovativa che investe in startup B2B ad alto contenuto tecnologico mettendole in contatto con aziende tradizionali, ha invece spostato il focus dalla visione al saper fare, ricordando che “agli investitori non basta più vedere negli imprenditori capacità di visione e idee disruptive, ma serve dimostrare capacità di esecuzione, organizzative e di gestione di business profittevoli e scalabili”. A conferma del fatto che l’approccio interdisciplinare, da sempre punto di forza di BBS, è un elemento chiave sul quale bisogna continuare a puntare per la formazione degli imprenditori di domani.

A partire dalle 17.30 e fino alla chiusura si sono svolti i tavoli di lavoro one to one, un’occasione preziosa di incontro e confronto su temi di specifico interesse tra Startupper e Community, che ha portato, nel corso di circa 170 incontri, alla nascita di nuove sinergie e opportunità per le diverse parti coinvolte.

Il comune denominatore di tutto l’evento è stato senza dubbio il coraggio. Il coraggio, ha detto Alec Ross alla fine del suo intervento, èl’unica caratteristica fondamentale per chiunque voglia iniziare un’impresa” e in questa edizione dello StartUp Ecosystem Day non sono mancati esempi di iniziative nate proprio da un atto di coraggio. Coraggio anche di sbagliare, perché gli errori non sono un fallimento personale, ma un’occasione di crescita dalla quale imparare”, come ha sottolineato Martina D’Ariano di Regenesi.

Una giornata importante e ricca di stimoli, dunque, che ha confermato la bontà dell’iniziativa anche nel nuovo format digitale, perché, come ha dichiarato Max Bergami, Dean di BBS: “Lo StartUp Ecosystem Day è un momento di incontro cruciale per la nostra Community. Ancor prima di rappresentare un fondamentale abilitatore di opportunità finanziarie per le startup che partecipano, costituisce infatti una piattaforma di condivisione di esperienze e scambio di idee, per mettere in moto quella circolazione di capitale umano e relazionale che, specie in questo momento, non deve fermarsi”.



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