Protocollo di legalità

PROTOCOLLO DI LEGALITA’

Tra

Alma Mater Studiorum – Università di Bologna

E

Fondazione Bologna University Business School

l’Alma Mater Studiorum (di seguito “Università”) con sede legale in Bologna Via Zamboni, 3, in persona del legale rappresentante pro tempore Magnifico Rettore, Prof. Francesco Ubertini;

e

la Fondazione Bologna University Business School – BBS (di seguito “Fondazione”) con sede legale in Bologna, Villa Guastavillani, Via degli Scalini 18, in persona del legale rappresentante pro tempore delegato all’uopo, Prof. Massimo Bergami;

vista

–              la l. n. 190/2012 recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”.

visto

  • il d.l. n. 90/2014 convertito in l. n. 114/2014, e l’art. 19 comma 9 che attribuisce all’A.N.AC. le funzioni in materia di prevenzione della corruzione;
  • l’art. 2-bis, comma 3 d.lgs. 33/2013, secondo periodo, secondo cui «La medesima disciplina prevista per le pubbliche amministrazioni di cui al comma 1 si applica, in quanto compatibile, limitatamente ai dati e ai documenti inerenti all’attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o dell’Unione europea (…) alle associazioni, alle fondazioni e agli enti di diritto privato, anche privi di personalità giuridica, con bilancio superiore a cinquecentomila euro, che esercitano funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi pubblici»;vista
  • la necessità, dopo l’entrata in vigore del d.lgs. n. 97/2016, di fornire indicazioni in ordine all’applicazione della normativa in materia di trasparenza e di prevenzione della corruzione anche per quanto concerne gli en tidi diritto privato partecipati, fermo restando che l’applicazione di dette previsioni deve avvenire in quanto compatibile e limitatamente ai dati ed ai documenti inerenti all’attività di pubblico interesse;
  • la determinazione dell’A.N.AC. n. 8 del 17 giugno 2015 recante “Linee guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici”;
  • la determinazione dell’A.N.AC. n. 1134 del 8 novembre 2017 recante “Nuove linee guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici” ed il relativo Allegato 1.

premesso che

–  la Fondazione è stata costituita nell’anno 2014 mediante trasformazione del Consorzio Alma Graduate School, che annoverava fra i propri soci, oltre che l’Università, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, il Consorzio Profingest e la Fondazione “Guglielmo Marconi” e che, dal 2000, si occupava della gestione dei master dell’Università in ambito manageriale;

–  allo stato attuale i soci fondatori della Fondazione risultano essere: l’Università degli Studi di Bologna, Confindustria Emilia, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Ferrari SpA, Fondazione Guglielmo Marconi”, Automobili Lamborghini S.p.A., Unicredit S.p.A. e BBS Society of Scholars;

–   la finalità della Fondazione è di “provvedere, tramite l’istituzione di corsi di formazione superiore e di formazione continua e permanente, alla progettazione, alla predisposizione ed alla concreta attuazione, diretta o tramite terzi, di tutte le iniziative funzionali al perseguimento della propria missione, con particolare riferimento allo sviluppo di competenze manageriali” (Art. 2 Statuto);

– la Fondazione si configura quale fondazione di partecipazione, ovvero ente di diritto privato a partecipazione pubblica non di controllo, non persegue finalità di lucro e non può distribuire utili ai soci;

–  la Fondazione ha per oggetto lo sviluppo di una business school internazionale al fine di contribuire allo sviluppo delle persone, delle organizzazioni e della società e rappresenta la struttura di riferimento dell’Università e degli altri soci per realizzare iniziative di formazione manageriale ed executive a livello post lauream e post experience;

valutato che

–  l’Università e la Fondazione hanno stipulato un Accordo Quadro di collaborazione istituzionale per la realizzazione di corsi professionalizzanti universitari in ambito  manageriale per gli anni accademici  2020/21, 2021/22, 2022/23, 2023/24 e 2024/25

rilevato che

–  una parte dell’oggetto dell’attività della Fondazione, ovvero la realizzazione di master universitari, disciplinata da apposito atto convenzionale costituisce attività di pubblico interesse;

–  in base a quanto prevede la determinazione dell’A.N.AC. n. 1134 del 8 novembre 2017 per gli enti di diritto privati partecipati da soggetti pubblici ma non in regime di controllo pubblico «(…) gli oneri di trasparenza sono fortemente limitati, essendo circoscritti, (…) solamente a pochi dati e documenti rilevanti per il tipo di attività di carattere pubblicistico svolta e non è, invece, prevista l’adozione del PTPC e di altre misure di prevenzione della corruzione»;

–  il Piano Nazionale Anticorruzione 2019 approvato con deliberazione dell’A.N.AC. n 1064 del 13 novembre 2019 ha confermato il quadro normativo già delineato nella precitata determinazione n. 1134 del 8 novembre 2017;

ritenuto che

–  alla luce del quadro normativo attuale, l’Università e la Fondazione hanno congiuntamente deciso di promuovere la revisione del protocollo di legalità scaduto il 31.03.2018 ma prorogato fino al 31.12.2020, atto a disciplinare specifici obblighi e precise misure di trasparenza e di prevenzione della corruzione;

l’Università e la Fondazione

convengono quanto segue

la narrativa che precede è parte integrante del presente protocollo,

Art. 1

Principi e finalità

Con il presente protocollo l’Università e la Fondazione intendono promuovere e disciplinare specifici obblighi di quest’ultima, al fine di garantire il rispetto di misure idonee a prevenire e contrastare i fenomeni di corruzione secondo le normative vigenti in materia;

La mission istituzionale della Fondazione s’ispira ai principi ed ai valori richiamati nel proprio Codice Etico comportamentale, adottato con deliberazione del Consiglio d’Amministrazione in data 01 marzo 2019;

La mission istituzionale della Fondazione è assicurata anche dall’approvazione del modello di organizzazione, gestione e controllo ex d.lgs. n. 231/2001 adottato con deliberazione del Consiglio d’Amministrazione in data 01 marzo 2019;

L’adozione del modello di organizzazione, gestione e controllo ex d.lgs. n. 231/2001, costituisce adempimento di quanto previsto nella determinazione dell’A.N.AC. n. 1134 del 8 novembre 2017 recante “Nuove linee guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici”.

Con il presente protocollo le parti interessate intendono perseguire, nel rispetto del principio di trasparenza, gli obiettivi di prevenzione e contrasto della corruzione, con riferimento particolare all’attività di pubblico interesse svolta dalla Fondazione, quale struttura di riferimento dell’Ateneo per realizzare iniziative di formazione manageriale post lauream e post experience;

Art. 2

Aree di rischio

Le parti interessate individuano quali aree di rischio, nell’ambito delle attività di pubblico interesse della Fondazione, i settori inerenti a:

  • affidamento di servizi e forniture;
  • reclutamento del personale;
  • affidamento di incarichi di consulenza e/o collaborazione;
  • concessione di quote ridotte o esoneri di quote ed altri benefici di carattere economico (quali i contributi, sussidi, premi, borse di studio) fatta espressa eccezione per ogni iniziativa di promozione e scontistica relative ad attività non di pubblico interesse ed a master non universitari;

Per garantire azioni di contenimento di fenomeni corruttivi nelle aree di rischio individuate, la Fondazione adotta apposite linee guida interne, atte a disciplinare i predetti settori corrispondenti alle aree di rischio, con riferimento alle attività di pubblico interesse, e s’impegna a rispettare le predette disposizioni interne, redatte in armonia con i principi di trasparenza, pubblicità e parità di trattamento.

Per quanto attiene all’affidamento dei servizi e forniture, limitatamente alle attività di pubblico interesse individuate esclusivamente in quelle direttamente strumentali all’erogazione dei master universitari, la Fondazione è tenuta ad operare in armonia con le disposizioni di cui al d.lgs. 18 agosto 2016, n. 50 e s.m.i.

Art. 3

Sistema dei controlli e monitoraggio

Al fine di porre in essere un’efficace azione di contrasto e prevenzione dei fenomeni corruttivi e illegali garantendo l’efficace presidio delle aree di rischio individuate unitamente al rispetto delle norme in materia di trasparenza, con riferimento all’attività di pubblico interesse svolta dalla Fondazione, ed altresì in conformità a quanto prevede il modello di organizzazione, gestione e controllo ex d.lgs. n. 231/2001 adottato dalla Fondazione, l’assolvimento dei compiti in materia di controlli e monitoraggio periodico a cadenza annuale circa il rispetto da parte della Fondazione degli obblighi previsti dal presente protocollo di legalità, è affidato all’Organismo di Vigilanza della Fondazione.

Art. 4

Obblighi in materia di trasparenza

La Fondazione quale ente di diritto privato partecipato, non in regime di controllo, risulta soggetti agli obblighi di pubblicazione di cui al d.lgs. n. 33/2013, in quanto compatibili e limitatamente ai dati e ai documenti inerenti alle attività di pubblico interesse, così come dettagliati nella determinazione dell’A.N.AC n. 1134 dell’8 novembre 2017 e segnatamente nell’Allegato 1 della medesima;

In caso di attività miste, caratterizzate dalla presenza contestuale di dati concernenti tanto attività aventi il carattere di pubblico interesse quanto attività prive del medesimo carattere, ai fini dell’applicazione delle norme in materia di trasparenza, si applica il criterio di prevalenza, in assenza della possibilità di operare una separazione tra le citate attività, verificando la prevalenza o meno del carattere d’interesse pubblico nell’attività considerata, e applicando o meno le relative e specifiche discipline in materia;

Ai fini dell’assolvimento degli obblighi in materia di trasparenza la Fondazione s’impegna a pubblicare i documenti, le informazioni ed i dati, limitatamente alle attività di pubblico interesse, sulla home page del proprio sito web istituzionale all’interno della sezione esistente denominata “Trasparenza”, garantendo l’accessibilità e la conoscibilità di tali dati e parimenti l’esercizio del diritto di accesso civico, ai sensi dell’art. 5 del d.lgs. n. 33/2013,così come modificato dal d.lgs. n. 97/2016, avvalendosi dei criteri di facile accessibilità, completezza e facile consultazione;

L’assolvimento degli obblighi in materia di trasparenza, da parte della Fondazione, avverrà, ai sensi dell’art. 5 del d.lgs. n. 33/2013, nel rispetto della disciplina in materia di protezione dei dati personali così come disciplinati dal Regolamento europeo n. 679/2016 e di ogni successiva normativa applicabile e fermi restando i limiti e le condizioni espressamente previsti da disposizioni di legge, procedendo alla anonimizzazione dei dati personali eventualmente presenti nella sezione dedicata alla trasparenza. Saranno pertanto resi non intelligibili i dati personali non pertinenti o, se in presenza di dati sensibili o giudiziari, saranno ritenuti non indispensabili rispetto alle specifiche finalità di trasparenza della pubblicazione;

Art. 5

Durata e disposizioni finali

Il presente protocollo di legalità entrerà in vigore dalla data di sottoscrizione di entrambe le parti e comunque non prima dell’approvazione da parte degli organi competenti delle parti stipulanti, e avrà scadenza il 31 dicembre 2026, con possibilità di rinnovo per pari periodo.

Le parti si impegnano ad un aggiornamento del presente Protocollo e delle modalità operative in esso contenute, in relazione all’evoluzione della normativa in materia.

Aggiornato al 27/01/2021