Lontana anni luce l’epoca dell’uomo giusto al momento giusto, fare business oggi significa sostanzialmente anticipare i tempi, con lungimiranza e visione di insieme. Come? Coniugando passato e presente, ed esplorando ogni possibilità per contaminare contesti e saperi.
Del resto ai vertici delle aziende non troviamo più l’ingegnere dal background settoriale specifico, ma imprenditori con una visione progettuale in continuo divenire, dove tanto i metodi come gli obiettivi stessi vengono costantemente ridefiniti e messi in discussione.
Un approccio fluido, dove l’innovazione si delinea come la conditio sine qua non per ripensare i modelli di business e di conseguenza le regole della competizione che dominano ogni singolo ambito. Questa continua esplorazione richiede nuove figure professionali che siano in grado di governare e celebrare disciplina e sperimentazione, ponendosi obiettivi di leadership che guardino oltre il proprio campo, in una costante tensione creativa volta a rafforzare il vantaggio competitivo e cogliere nuove opportunità.
L’innovazione come sfida è al centro dell’offerta formativa di Bologna Business School, che propone a manager e professionisti percorsi di specializzazione mirati a dominare questo flusso di continuo cambiamento. A partire dall’Executive Master in Technology and Innovation Management (EMTIM), dove “si impara ad imparare” secondo l’Executive Director Andrea Pontremoli, che permette di comprendere il presente per disegnare il futuro trasmettendo ai suoi partecipanti un approccio dinamico, interdisciplinare e attuale.
Chi desidera ripensare la propria organizzazione aziendale in base alle logiche di sostenibilità, economia circolare e innovazione sociale troverà nell’Executive Master in Sustainability and Business Innovation l’unico percorso in Italia a introdurre la social innovation a livello strategico, declinandola nelle diverse funzioni aziendali. Dovere etico ma soprattutto opportunità fanno della sostenibilità l’asset strategico per lo sviluppo di un’azienda – secondo il Direttore Scientifico Matteo Mura.
La spinta tecnologica e le metodologie provenienti dal mondo del design thinking sono alla base del programma didattico dell’Executive Master in Business Innovation Design, che reinterpreta le logiche manageriali in termine di sinergia tra i saperi. “Le pratiche e le culture design centered sono fondamentali per integrare i mondi del B2B e del B2C che nella rivoluzione digitale si incontrano e si fondono” spiega il Direttore Scientifico Flaviano Celaschi.
BBS come moltiplicatore di opportunità, quindi, per quei professionisti che aspirano a essere change-maker, e che non credono in un’unica ricetta del successo di un’azienda, ma sono disposti a utilizzare i vari ingredienti con combinazioni sempre nuove.