Lavoro ibrido e remote working: modelli organizzativi e strategie

Luglio 5, 2025

Il lavoro ibrido come strategia

Il remote working, altrimenti detto lavoro da casa o smart working, ha vissuto una rapida espansione durante l’emergenza sanitaria globale di pochi anni fa. Ciò che inizialmente è stato adottato come misura temporanea, oggi si configura sempre più come un modello strategico e permanente per il futuro del lavoro.

Il modello ibrido, che combina la presenza in ufficio con la possibilità di lavorare da remoto, si impone come la soluzione ideale per molte organizzazioni.
Si tratta di una trasformazione culturale prima che logistica, che può diventare strategica: le imprese che adottano con successo il lavoro agile sperimentano benefici concreti, come maggiore flessibilità lavorativa, incremento della produttività, attrazione e fidelizzazione dei talenti, e miglioramento del work-life balance dei dipendenti.

In questo contesto, capire come strutturare un modello di lavoro ibrido efficace e quali sono i migliori strumenti da utilizzare è fondamentale per ogni organizzazione che vuole competere nello scenario di oggi, globale e digitale.

 

Modelli di lavoro ibrido a confronto

Il lavoro ibrido è una realtà sempre più pervasiva nelle aziende internazionali e nelle più moderne organizzazioni italiane. Esistono diversi modelli a cui ispirarsi e da mettere a confronto.

 

Per primo, il più radicale: il modello remote-first considera il lavoro da remoto come impostazione predefinita. Tutti i processi aziendali sono progettati in modo che possano essere svolti interamente online, con eventuali riunioni in presenza come eccezione.

 

VANTAGGI  SVANTAGGI
Ampia flessibilità lavorativa Isolamento dei lavoratori
Possibilità di assumere talenti ovunque nel mondo Difficoltà nella creazione di una cultura aziendale condivisa
Decisa riduzione dei costi fissi (uffici, utenze, trasporti) Maggiori sfide nella comunicazione

 

Il modello office-first, all’opposto, individua la sede fisica dellazienda come fulcro del lavoro, da cui è concessa una certa flessibilità lavorativa ai dipendenti, ad esempio uno o due giorni a settimana di smart working.

 

VANTAGGI SVANTAGGI
La presenza fisica facilita collaborazione e cultura aziendale Minore attratività per i talenti che cercano lavoro remoto
Maggiore controllo manageriale Potenziale disallienamento tra chi lavora in sede e chi da remoto
Modello adatto a team non abituati ad avere autonomia Rischi legati alla sicurezza informatica

 


Un terzo modello, l’hybrid-flex, offre massima libertà ai dipendenti, permettendo loro di scegliere dove e quando lavorare, con strumenti tecnologici che garantiscono l’operatività e la comunicazione.

 

VANTAGGI SVANTAGGI
Massima soddisfazione dei dipendenti Difficile coordinamento (se non supportato da adeguati strumenti)
Elevato livello di work-life balance Necessità di una forte maturità organizzativa
Responsabilizzazione dei dipendenti Rischi legati alla sicurezza informati

 

Tecnologie e strumenti essenziali per il remote working

 

Un modello di lavoro agile o ibrido non può funzionare senza un’infrastruttura tecnologica robusta. Gli strumenti digitali sono l’anello di congiunzione tra i lavoratori distribuiti e i processi aziendali. Occorrono:

  • piattaforme di comunicazione, fondamentali per comunicazioni sincrone e asincrone, riunioni virtuali, chat e condivisione di documenti, che permettano di mantenere la connessione tra i team e facilitare la collaborazione quotidiana: Microsoft Teams, Slack, Zoom.
  • project management: software come Asana, Trello, Jira o Monday.com consentono una gestione agile dei progetti, con visibilità su attività, scadenze e responsabilità. Sono essenziali per mantenere l’efficienza operativa anche a distanza.
  • collaborazione documentale: Google Workspace e Microsoft 365 permettono la co-creazione e modifica simultanea di documenti, fogli di calcolo e presentazioni, promuovendo un flusso di lavoro snello e senza interruzioni.
  • cybersecurity: una delle principali sfide del lavoro ibrido. Le aziende devono adottare sistemi di VPN, autenticazione a due fattori, crittografia end-to-end e assicurare formazione periodica per i dipendenti. In questo scenario, occorre prestare attenzione al diritto alla disconnessione, che oltre ad essere una tutela psicologica è una misura preventiva contro attacchi dovuti a stanchezza e disattenzione.

 

Cultura aziendale e leadership a distanza

Una cultura aziendale forte è il collante che tiene unito un team, anche se distribuito geograficamente. Tuttavia, mantenere il senso di appartenenza e l’engagement in un ambiente di smart working può risultare complesso.

Alcune soluzioni possibili sono: creare rituali digitali (riunioni settimanali, coffee break virtuali); condividere obiettivi aziendali e successi in modo trasparente e incentivare la comunicazione informale e il supporto reciproco.

I manager devono evolvere verso uno stile di leadership orientato alla fiducia, all’autonomia e alla comunicazione chiara. Non si tratta solo di gestire task, ma di guidare persone in un contesto nuovo, anche attraverso best practices come stabilire obiettivi chiari e misurabili; offrire feedback costante e momenti di ascolto; utilizzare strumenti di monitoraggio non invasivi ma trasparenti e promuovere l’equilibrio tra vita lavorativa e personale.

 

Quali lavori si possono svolgere a distanza?

Ma quali sono le professioni che non necessitano di un desk fisico? Non tutti i lavori sono adatti al full remote working, ma sempre più professioni si stanno adattando a un modello ibrido o completamente remoto, soprattutto in ambito digitale.

 

Ruoli digitali e tech

Professioni legate allo sviluppo software, UX/UI design, analisi dati, cybersecurity, cloud computing sono nativamente compatibili con il lavoro da remoto. I team tech sono spesso già abituati a strumenti e metodologie agili.

 

Funzioni di business

Marketing, vendite, risorse umane, customer service e finance possono essere efficacemente svolte in smart working grazie a CRM, tool di automazione e piattaforme collaborative.

 

Consulenza e professioni creative 

Copywriter, designer, video editor, consulenti aziendali e formatori possono operare da remoto mantenendo alta la produttività, a patto di una chiara organizzazione delle attività e degli obiettivi.

Non è solo il ruolo a determinare l’idoneità al lavoro agile, ma la natura delle mansioni: autonomia, digitalizzazione, risultati misurabili e interazioni gestibili virtualmente sono tutti elementi chiave. In questo contesto, la selezione e gestione delle risorse umane diventa centrale.

 

I percorsi di Bologna Business School

Bologna Business School ha studiato percorsi formativi che mirano a formare manager capaci di gestire questo cambiamento epocale.

Il Professional Master in HR & Organization è un programma full time in lingua inglese della durata di un anno, creato per i nuovi attori delle Risorse Umane: manager capaci di coniugare performance aziendale e benessere dei dipendenti, di selezionare e attrarre talenti utilizzando nuove tecnologie  basate sull’intelligenza artificiale.
Grazie all’internship finale e al supporto personalizzato del Career Service, questo Master, accreditato EFMD, primo programma interuniversitario in human resource, è riconosciuto dalla Society for Human Resource Management (SHRM) e offre la possibilità di ottenere la certificazione HR Certified Professional.

 

L’Open Program Leadership in Action è un percorso part time on campus di sei giornate in italiano che ha per obiettivo fornire strumenti utili in tempi di grande incertezza nel mercato del lavoro. Le condizioni difficili pongono sfide che possono diventare occasioni: tre moduli, Fondamenti della leadershipFrom Awareness to actionExperience the future accompagnano i partecipanti fino a un project work finale e a una giornata di presentazione per condividere le esperienze tra i partecipanti.

 

L’Open Program Human Resources Management & Development, part time, in italiano e della durata di dodici giornate, è un percorso che vuole portare i suoi partecipanti a essere protagonisti del cambiamento che il mondo HR sta vivendo, fornendo conoscenze di business, strategia e degli strumenti tecnologici necessari a competere in un mondo del lavoro “liquido” e soggetto a continue fluttuazioni.

 

Il modello ibrido rappresenta una delle trasformazioni più significative del mondo del lavoro moderno. Non si tratta solo di scegliere tra ufficio o casa, ma di ripensare i processi, gli strumenti e la cultura organizzativa per rispondere alle esigenze di un mercato sempre più dinamico. Il successo del remote working e dello smart working dipende dalla capacità delle aziende di adottare tecnologie adeguate, promuovere una leadership empatica e investire in sicurezza informatica.

Implementare un modello ibrido efficace non è semplice, ma rappresenta una grande opportunità per costruire ambienti di lavoro più flessibili, inclusivi e orientati al benessere dei dipendenti.

Gestire questi nuovi spazi lavorativi è una sfida che BBS può aiutare a vincere, formando manager capaci di usare gli strumenti più moderni per costruire una carriera brillante in uno degli ambienti di lavoro più ricchi di umanità e soddisfazioni.

 



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