Massimo
Bottura


Bottura
italiana Chef Osteria Francescana
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Massimo Bottura apre nel 1995 l’Osteria Francescana, a Modena. Innovatore e ristoratore per oltre venti anni, è considerato una delle più creative figure culinarie del mondo. Nel 2016 viene assegnata alla sua Osteria Francescana il titolo di miglior ristorante del mondo, tre stelle Michelin.

Il percorso di Massimo Bottura inizia però 30 anni prima, quando nel 1986 compra la Trattoria del Campazzo, nella periferia di Modena. Lavorando a fianco della “rezdora” Lidia Cristoni prima e, successivamente, con lo chef francese Georges Coigny, dà vita ad uno stile culinario nuovo e totalmente personale, che combina la cucina regionale italiana e la classica formazione francese.

Nel 1994 vende la Trattoria Campazzo e parte per Montecarlo, dove lavora con Alain Ducasse al Louis XV. Questa esperienza si rivela fondamentale per l’apertura e la conduzione dell’Osteria Francescana e la creazione di un nuovo modo di “fare cucina”. Nel frattempo Massimo Bottura continua a collaborare con grandi chef di fama mondiale, come Ferran Adria a El Bulli durante l’estate del 2000.

La Cucina di Bottura crea un nuovo equilibrio fra tradizione e innovazione. I suoi piatti esplorano le radici profonde della cucina italiana con contaminazioni storiche, artistiche e filosofiche.

Nel 2002 Bottura riceve la sua prima stella Michelin, seguita dalla seconda, nel 2006. Tra i numerosi riconoscimenti, riceve il prestigioso “Grand Prix de l’Art” presso l’Accademia Internazionale di Cucina di Parigi nel 2011 e la terza stella Michelin. L’Osteria Francescana, negli utlimi cinque anni, è stata classificata al top delle guide alimentari italiane. ‘Never Trust a Thin Chef’ è il titolo italiano del primo libro in lingua inglese di Massimo Bottura, pubblicato da Phaidon Press nel 2014. Esso documenta gli ultimi venti anni di cucina, nonché l’evoluzione dell’Osteria Francescana attraverso immagini, narrazioni e le ricette iconiche. Recentemente, Massimo Bottura ha esaminato il ruolo dello chef contemporaneo, facendo un appello alla responsabilità sociale tra la comunità culinaria, per affrontare il problema dello spreco alimentare. Durante Expo 2015, lo chef ha creato un progetto fuori sede chiamato ‘Il Refettorio Ambrosiano’ per affrontare il problema dei rifiuti alimentari e della fame nel mondo. Durante Expo, oltre sessanta chef provenienti da tutto il mondo hanno cucinato insieme a Bottura per i senzatetto. A seguito del successo di questo progetto, Massimo ha fondato l’associazione no-profit Food for Soul. Nel mese di agosto 2016, insieme a Massimo Bottura, la scuola di cucina non-profit Gastromotiva, di David Hertz, ha aperto il Refettorio Gastromotiva a Rio de Janeiro.

Il 6 febbraio 2017, Massimo Bottura ha ricevuto una prestigiosa laurea honoris causa in Direzione Aziendale presso l’Università di Bologna. Secondo il Rettore Francesco Ubertini “Il lavoro di Massimo Bottura si diffonde attraverso i campi dell’imprenditoria, dell’istruzione e della tecnica e rappresenta un esempio virtuoso di promozione della cultura italiana e del Made in Italy”. Questa è stata la prima laurea honoris causa assegnata ad un cuoco nella storia dell’Università.

Mentre l’Osteria Francescana invita i commensali ad una iconoclasta rivisitazione della cucina italiana, il secondo ristorante di Bottura, Franceschetta58, è una locanda contemporanea che propone ingredienti eccezionali serviti in un’atmosfera conviviale.

In aggiunta ai suoi ristoranti, Massimo ha creato la linea di prodotti Villa Manodori, vincitori del Premio Oli di Oliva e Aceti Balsamici venti anni fa. I condimenti Villa Manodori sono frutto di un’ossessione continua sugli ingredienti di qualità. Oggi i prodotti della linea possono essere acquistati presso i migliori mercati gourmet di tutto il mondo.

L’energico e sempre curioso chef risiede nella sua amata Modena, sua città natale, con la moglie, Lara Gilmore, ed i loro due figli, Alexa e Charlie.

 

Lo chef energico e sempre curiosa risiede nella sua amata città natale di Modena si trova in Emilia-Romagna d’Italia con la moglie, Lara Gilmore, ei loro due figli, Alexa e Charlie.