Innovation & Technology Enthusiast è la definizione che dà di sè Gaia Prigionieri, che ha trovato nell’International Executive MBA di BBS un percorso innovativo per completare quanto appreso durante la una carriera ultra-decennale legata alla digital transformation.
Qual è il suo percorso professionale?
Laureata in Economia per l’Arte, la Cultura e la Comunicazione in Bocconi, sono approdata nel mondo della consulenza aziendale, che mi ha regalato per otto anni – dapprima in una piccola realtà milanese focalizzata sulla competitive intelligence (I&B) e successivamente in Capgemini – la passione per il marketing strategico, con un particolare focus nel settore Financial Services. Sei anni fa ho intrapreso un percorso in BPER Banca che mi ha permesso di disegnare da zero la nuova piattaforma digitale di vendita e di partecipare a numerosi progetti di trasformazione del modello di business. Attualmente lavoro in Credito Emiliano, come Project Manager nell’ambito del Wealth Management e sono alle prese con nuove e stimolanti sfide ogni giorno.
Per quali motivi ha deciso di continuare la sua formazione e come ha scelto BBS?
Principialmente per due motivazioni: il racconto di una esperienza di formazione vissuto da una mia collega che oggi considero una mia mentore, e la consapevolezza di essere giunti ad una fase del proprio percorso in cui è necessario validare, confermare e verificare quanto si è appreso sul campo. L’approdo in BBS è stato un colpo di fulmine: ho partecipato all’Open Day dell’International Executive MBA, ho compreso di essermi imbattuta in un percorso del tutto innovativo nel panorama nazionale e pochi giorni dopo ho iniziato.
Quali sono a suo avviso i punti forti del programma iEMBA?
Certamente il giusto mix di teoria, esperienze e concretezza, con fondamenta solide – l’impianto accademico e il network di aziende – e una fantastica finestra sul mondo – l’International Week in Silicon Valley. A questi elementi aggiungo anche alcuni aspetti pratici: ho un figlio di 7 anni, ma non ho trovato complesso impegnarmi a fondo in questo anno e mezzo; la motivazione gioca un ruolo importante, ma l’impianto didattico consente di poter calibrare correttamente le proprie energie.
Al termine di questo percorso, sento da un lato di essere in grado di cogliere con maggiore competenza e capacità l’impatto dirompente della tecnologia in tutti i settori e dall’altro di poter dire che la tecnologia è una commodity e che la vera sfida è sempre nel porsi le giuste domande (come abbiamo fatto durante gli hackathon!), nel definire il corretto impianto strategico che si desidera perseguire e nell’essere disponibili a stravolgerlo e rivederlo continuativamente.
Il grande regalo – sperato, ma non scontato – che mi ha dato il programma è anche il network di conoscenze. La possibilità di potersi confrontare con persone provenienti da tutti i settori e da diverse parti del mondo che affrontano progetti di digital transformation nelle proprie aziende e che desiderano apprendere costantemente, determina la possibilità di crearsi una rete.
Cosa si sente di consigliare a chi sta per scegliere BBS?
Non posso che raccomandare BBS e il programma iEMBA per la sua unicità: essere parte di questa esperienza significa ritrovarsi in uno spazio neutro (diversi settori e tecnologie), immersivo e aperto in cui non solo apprendere, ma mettersi innanzitutto personalmente in gioco.
Gaia Prigionieri, Italia
International Executive MBA – Classe 2018/2020