Fintech: come la tecnologia rivoluziona il mercato bancario

Aprile 26, 2019

La tecnofinanza, meglio conosciuta con il termine Fintech, si presenta oggi come un mercato emergente che porta con sé due elementi in forte contrasto tra loro: una minaccia reale al settore bancario tradizionale e, al contempo, un’inesauribile fonte di opportunità per nuovi e vecchi player del mercato finanziario. 

Le aziende Fintech portano l’innovazione tecnologica nei servizi finanziari e competono oggi direttamente con le banche, poiché le transazioni, i pagamenti, l’intermediazione finanziaria, la gestione del rischio e delle valute elettroniche che forniscono attraverso le più avanzate e sofisticate tecnologie, sono sostanzialmente lo stesso terreno di gioco della finanza tradizionale. Cambiano soltanto le soluzioni, tecnologiche per l’appunto, adottate per vincere la partita. Mentre nel mondo Fintech scendono in campo i big dell’hi-tech come Apple e Amazon, insieme a nuovi player ad alto tasso di innovazione, le banche spesso faticano a stare al passo a causa di rigidità normative e delle proprie strutture interne.

A fare da motore al trend è una sempre più chiara predisposizione dei consumatori e delle aziende a rivolgersi a questo tipo di strumenti finanziari. Secondo una ricerca condotta dal data provider CB Insight, le società di tecnologia finanziaria hanno raccolto un record di 39,57 miliardi di dollari dagli investitori a livello globale nel 2018, in crescita del 120% rispetto all’anno precedente. Dalla ricerca emerge anche che l’investimento di 14 miliardi di dollari di Ant Financial, l’affiliata dedicata ai pagamenti del colosso cinese Alibaba, ha rappresentato da solo il 35% del finanziamento totale del Fintech nel 2017.

Ed è proprio la Cina a mostrare un’affinità particolare con il settore Fintech. Affinità che può essere spiegata, almeno in parte, dalla difficoltà di accesso al credito standardizzato delle piccole e micro imprese. Le banche tradizionali, infatti, sono propense ad approvare prestiti solamente alle grandi aziende statali, le quali sono in grado di accertare le proprie capacità di pagamento. Gli erogatori di prestiti online My Bank e Webank possono invece contare, grazie ai loro stretti legami con i giganti cinesi della tecnologia, su grandi quantità di dati tratti dalle transazioni online o dai social network, fornendo così un servizio innovativo a circa l’89% delle imprese private cinesi che non potrebbero accedere al credito tramite una banca tradizionale. Il valore delle informazioni, un tempo concentrato nelle mani degli intermediari finanziari, passa così alle aziende capaci di acquisire e gestire enormi quantità di dati generati dagli utenti stessi.

Sebbene gli investimenti si stiano concentrando maggiormente in America e in Asia, anche in Europa il comparto Fintech sta raggiungendo finanziamenti record. Nel vecchio continente, Londra rimane la capitale della tecnofinanza, nonostante lo spauracchio della Brexit abbia fatto nascere nuovi ecosistemi in Germania, Francia, nei paesi Scandinavi e in Israele. In Italia, dove il 95% dei pagamenti è ancora offline, si sta facendo strada l’americana Stripe, una delle più grandi piattaforme B2B, che punta sui pagamenti digitali delle PMI. La spinta alla digitalizzazione arriva anche dalla politica, che mira a disincentivare l’economia informale comprimendo l’utilizzo del contante. Ne è un esempio l’introduzione della fattura elettronica che, oltre ad incentivare la legalità dei pagamenti, porta anche una maggiore certezza su tempi e modi.

Le aziende Fintech sono spesso focalizzate su un solo servizio, ma toccano tutti i settori della finanza: dai pagamenti ai prestiti, dalle assicurazioni (InsurTech) alla gestione bancaria e patrimoniale, fino all’impiego di strumenti tecnologici a supporto delle procedure di adeguamento, conformità, rispetto di norme, regolamenti, leggi e reportistica (RegTech).

La tecnologia applicata alla finanza ha senza alcun dubbio migliorato i servizi resi ai clienti, modificando profondamente la nostra interazione con il denaro e rendendo allo stesso tempo le aziende più efficienti, facendole risparmiare. Data la velocità con la quale stanno cambiando sia il panorama tecnologico che quello dei servizi, non è semplice azzardare previsioni sulle evoluzioni future. Tra i trend da monitorare nei prossimi anni per immaginare i possibili sviluppi del settore, ci sono sicuramente la blockchain, l’intelligenza artificiale, la biometrica e l’Open Banking, un’iniziativa promossa da alcuni governi per aggregare le informazioni finanziarie e incoraggiare un banking più equo e trasparente, definita dal Financial Times come ‘the quiet digital revolution’ (la rivoluzione digitale silenziosa).

Anche nel campo degli investimenti, la tecnologia sta consentendo un continuo abbassamento delle barriere d’ingresso. I consulenti digitali come Nutmeg, WealthFront e Acorns, oppure le piattaforme di crowdfunding come Crowdcube e Funding Circle, stanno infatti aprendo la strada a molte persone interessate alle molteplici opportunità di investimento alternativo.

“L’innovazione tecnologica modificherà in modo profondo la struttura del mercato finanziario e solo comprendendo a fondo le innovazioni digitali sarà possibile sopravvivere e competere con le nuove modalità di business,” afferma Emanuele Bajo, Direttore del Master in Finance and Fintech di Bologna Business School. Le istituzioni finanziarie tradizionali e le startup Fintech hanno pertanto bisogno di nuovi professionisti al fine di convertire la trasformazione digitale in un vantaggio competitivo. “Ci sono molte aziende Fintech alla ricerca di giovani appassionati. L’esperienza non è così importante, si tratta della volontà di imparare, della passione di fare la differenza, del desiderio di costruire il futuro,” ha inoltre spiegato Candice Koo, Co-fondatrice e Managing Director della piattaforma di pagamenti online CANCAN Global Payments & Promotions, ospite degli Innovation Talks di BBS.

Per cogliere queste opportunità e affrontare le sfide offerte dall’era digitale, il Master in Finance and Fintech di BBS forma giovani professionisti capaci di combinare competenze finanziarie tradizionali con la conoscenza approfondita delle nuove soluzioni e applicazioni digitali, per diventare il punto di riferimento e di collegamento tra il management e gli scienziati informatici.

 

 

 

Master in Fintech and Finance



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