Nel nuovo Campus di Bologna Business School si è aperta la nuova stagione dei Leadership Talk con un ospite che oggi è una delle voci più ascoltate dell’industria italiana: Emanuele Orsini, Presidente di Confindustria, in dialogo con Barbara Carfagna, giornalista e anchorwoman RAI.
A dare il benvenuto è stato il Dean Max Bergami, che ha ricordato il forte legame tra la Scuola, il sistema confindustriale e il tessuto manifatturiero del territorio. Un rapporto che accompagna BBS fin dalle origini e che trova nel nuovo Campus e nella sua Community internazionale un’evoluzione naturale: un luogo in cui imprese, accademia e giovani talenti si incontrano per riflettere sulle trasformazioni dell’economia reale.
Nel confronto con Barbara Carfagna, Orsini ha affrontato i grandi temi dell’agenda economica italiana, a partire dalla manovra e dalle scelte di politica industriale. Pur riconoscendo l’importanza della stabilità dei conti pubblici, ha insistito su un punto: l’Italia ha bisogno di un piano industriale di medio periodo, capace di dare certezza agli investimenti e continuità alle misure per le imprese.
La competitività, ha sottolineato, non si gioca solo sui numeri del Pil, ma sulla possibilità concreta per le aziende di programmare, innovare, crescere. Da qui l’attenzione alle politiche per la produttività, all’esigenza di misure stabili e a un quadro normativo che accompagni lo sviluppo, invece di frenarlo.
Non è mancato un riferimento al Sud e al modello ZES, indicato come esempio virtuoso di come incentivi e semplificazione amministrativa possano generare investimenti, occupazione e nuova competitività per ampie aree del Paese.
Un passaggio centrale del Talk è stato dedicato all’intelligenza artificiale, tema che incrocia ricerca, industria, formazione e responsabilità regolatoria. Orsini ha descritto l’AI come una tecnologia destinata a diventare pervasiva quanto l’elettricità, capace di trasformare processi produttivi, servizi e organizzazione del lavoro.
Nel dialogo con Carfagna è emersa una riflessione sul ruolo dell’Europa: molto attenta agli aspetti regolatori, meno decisa nel sostenere la nascita di grandi player tecnologici. Di fronte a Stati Uniti e Cina che investono in modo massiccio, il rischio è quello di un continente che resta “arbitro” mentre altri giocano la partita.
Per il sistema delle imprese italiane la sfida non è teorica ma concreta: passare dai convegni sugli scenari alla sperimentazione reale nelle aziende, soprattutto nelle PMI, integrando l’AI nei processi produttivi e gestionali. In questo quadro, la formazione delle competenze e il dialogo con le università diventano leve strategiche.
Il tema dell’energia ha toccato uno dei punti più sensibili per chi fa impresa oggi. Orsini ha ricordato come il costo dell’energia sia ormai un fattore decisivo nel determinare la convenienza a produrre in un Paese rispetto a un altro.
Il confronto con altri Paesi europei, in particolare Spagna e Francia, mette in luce differenze significative che incidono direttamente sui margini delle imprese e sulle scelte di investimento. Da qui l’urgenza di interventi che rendano il sistema italiano più competitivo: un mix energetico equilibrato, una maggiore integrazione del mercato europeo e strumenti che consentano a famiglie e imprese di beneficiare degli investimenti già fatti sulle rinnovabili.
L’energia, in questa prospettiva, non è soltanto un tema tecnico, ma un elemento di salvaguardia industriale e strategica.
Nella parte finale, il Dean Bergami ha riportato il confronto al cuore della missione di BBS: i giovani e il loro futuro. La discussione si è concentrata su tre questioni tra loro collegate: salari, accesso alla casa e capacità del Paese di trattenere e attrarre talenti.
Orsini ha riconosciuto la centralità del tema salariale e ha sottolineato il valore del dialogo con i sindacati per trovare soluzioni che premino la produttività, contrastino i contratti meno tutelanti e rafforzino il welfare. Allo stesso tempo, ha indicato nell’accesso alla casa a costi sostenibili una condizione fondamentale per costruire una prospettiva di vita e lavoro per le nuove generazioni, soprattutto nei territori più dinamici dal punto di vista industriale.
In un contesto demografico caratterizzato da un progressivo calo della popolazione attiva, la capacità di creare condizioni di vita dignitose e lavoro qualificato diventa uno dei fattori chiave per la competitività del Paese.
Il Leadership Talk con Emanuele Orsini ha offerto alla Community BBS uno sguardo diretto sulle sfide che attendono l’industria italiana: piano industriale, transizione energetica, intelligenza artificiale, ruolo dei giovani e del capitale umano.
Nel confronto tra il Presidente di Confindustria, un’anchorwoman che da anni racconta le trasformazioni tecnologiche e geopolitiche, e una platea composta da imprenditori, manager e studenti, il nuovo Campus di Bologna Business School si è confermato laboratorio di dialogo tra mondi diversi ma interdipendenti.