Omnicanalità: prima di tutto le persone

Dicembre 30, 2019

Dall’esperienza fisica a quella digitale, passando per il cosiddetto “phygital”: toccare con mano ma comprare online. Sono diversi i canali attraverso i quali oggi il consumatore può acquistare un prodotto, e spesso coesistono.

Che avvenga in un modo o nell’altro, l’obiettivo delle aziende è quello di garantire una customer exeperience uniforme, accompagnando il cliente in modo che non percepisca la differenza tra i diversi ambienti di contatto.

“Operare su più canali e touchpoint oggi non è più un’opzione ma un dato di fatto – commenta Sara Valentini, Associate Dean Alumni e Professore Associato di Marketing presso Bologna Business School – La multicanalità è pervasiva per varie ragioni. I clienti se la aspettano, i concorrenti lo sanno, e i clienti multicanale acquistano di più. Il problema non è quindi se ma come”.

In quest’ottica il cliente quindi non deve più essere visto come un target cui riferirsi, ma come una persona cui l’azienda propone dei valori condivisi su cui basare legittimazione e fiducia.

“C’è una grande esigenza di integrazione tra i canali che non tutte le aziende ancora riescono a cogliere al meglio. Quali contenuti in quali canali? Qual è il momento più appropriato per raggiungere il cliente? Con quale canale o touchpoint? Queste sono alcune delle domande a cui le aziende dovrebbero essere in grado di dare una risposta al fine di interpretare correttamente le esigenze dei consumatori”, ha affermato Sara Valentini, che approfondisce questi temi nel Master Executive in Sales & Marketing, programma di formazione si rivolge a manager e professionisti delle aree di vendita, marketing e gestione clienti che desiderano arricchire le proprie competenze nel settore commerciale, tenendo in considerazione l’internazionalizzazione delle aziende e le diverse sfaccettature che oggi caratterizzano il percorso del consumatore durante l’acquisto.



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