My Story, Our Story: Maria Rosaria Tufo

Aprile 5, 2017

Gli Alumni di BBS si raccontano: il prima, il dopo e i ricordi della vita da studente, per una storia di sé e della propria esperienza professionale, per una storia della nostra Community.
Protagonista dell’ottavo episodio è Maria Rosaria Tufo, Export Sales Manager, Ferrarelle S.p.A., Executive Master in Sales and Marketing, 2014-2015.

La colonna sonora scelta da Maria Rosaria è Liberi… liberi di Vasco Rossi.

Ouverture
In Italia non capita di frequente di incappare nella parola Manager all’interno del jobtitle di una persona sotto i trentacinque anni. Poi, se il settore professionale è quello delle vendite all’estero, di base molto maschile, se la persona in questione è una donna e se ha trentaquattro anni, è difficile non pensare di avere davanti un talento naturale –ed effervescente.

Per completare le eccezioni, Maria Rosaria è la prima intervistata di questa rubrica fresca di Graduation: è Alumna di BBS dal 4 luglio scorso.

The story (not) so far
“Dopo la laurea, in Relazioni Internazionali, e poche e brevi prime esperienze di lavoro, sono entrata in Ferrarelle, occupandomi di Customer Care e Logistica in supporto della Direzione Commerciale Export”. Maria Rosaria entra in azienda così, e dopo quattro anni approda alla Direzione vendite per la gestione e lo sviluppo del mercati AustralAsia e America. Dopo due anni di lavoro gomito a gomito con quello che era il suo capo, Maria Rosaria lo sostituisce nel suo ruolo. “Non mi viene in mente un momento particolare di difficoltà: chi si occupa di vendita si misura quotidianamente con degli obiettivi da raggiungere. Nel Sales, però, una difficoltà generale è riuscire a conquistare credibilità se si è donna. Serve tempo per far capire che anche se sei giovane prendi delle decisioni. In alcune zone del mondo, come l’Estremo Oriente, il problema è l’età, perché sono spesso abituati a parlare direttamente col CEO o il fondatore. Altre volte, sempre per motivi culturali, il fatto di essere donna può complicare le cose, come nei paesi del Golfo e Medioriente”.

Al momento dell’avanzamento di carriera, Maria Rosaria fa una proposta all’azienda. In virtù del ruolo che ha appena ricoperto, vorrebbe continuare a studiare, a migliorarsi per migliorare anche il business di cui è responsabile. Chiede di frequentare un master.

Perché BBS
“Fra tutte le offerte formative che avevo valutato, l’Executive Master in Sales and Marketing mi sembrava la più completa, con materie a tutto tondo sia rispetto il settore vendite che il marketing puro.”

Così Maria Rosaria, napoletana trapiantata a Milano, investe due giorni a settimana sulle colline di Bologna, partendo ogni mattino e tornando a casa la sera, perché “viaggiando moltissimo per lavoro, cerco di evitare gli alberghi appena posso”.

“È stata una bellissima esperienza. Il confronto continuo con altri professionisti è un’esperienza che ti fa puntare in alto. Poi c’è il networking, sia con gli altri studenti sia con i docenti.”

(Ndr)
Nonostante la preferenza per la casa rispetto agli alberghi, Maria Rosaria adora viaggiare. Parliamo in volata dell’ultimo e del prossimo viaggio di lavoro. Mi permetto di curiosare nella sua agenda per capire quando e per dove sarà il prossimo viaggio di piacere. È difficile riuscire a strapparle qualcosa sulla vita fuori dall’ufficio, su quel tempo libero che, a quanto dice, ha da poco ricominciato a concedersi.

È normale: Maria Rosaria è giovane e con una carriera, e il tempo che ha a disposizione per farla crescere è adesso. Le chiedo se c’è qualcosa che le è d’ispirazione, e secca risponde “gli obiettivi”.

“Nonostante sia napoletana non ho amuleti. Il mio motto è se si fa, si ha.” Quindi cos’è la costanza? “È tutto, è ogni giorno, è l’ingrediente speciale.”

Un consiglio a uno studente
“A uno studente di oggi consiglio di esserlo anche domani. È importante non fermarsi mai, continuare a imparare e rimanere aggiornati. Studiare anche oltre gli anni dell’università è un’esperienza molto forte, bella, impegnativa e che ti obbliga a un confronto maggiore. Si valuta in maniera positiva il fatto di stare ancora studiando. Capisci che continuare a farlo è un privilegio.“


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