Il ruolo del leader in epoca di crisi: l’identikit del ‘quick thinker’ secondo Eugenio Sidoli

Aprile 3, 2020

BBS ha fatto fronte all’emergenza portando l’intera didattica online in tempi record: proseguono infatti sulla piattaforma le sessioni didattiche e non mancano incontri ad hoc con personalità rilevanti dell’Industry: tra gli ultimi appuntamenti, per i partecipanti del Global MBA, un Leadership Talk in live-streaming tenuto da Eugenio Sidoli, Presidente di Philip Morris Italia*, sul crisis management.

“In questa situazione di auto-isolamento – racconta alla Community BBS Federica Virno, partecipante del track in Food and Wine – rimanere in contatto diventa un’occasione ancora più preziosa, e questa sessione in live-streaming ci ha permesso di affrontare una tematica estremamente attuale: la gestione della crisi. Eugenio Sidoli ci ha fatto riflettere sullo stretto legame che intercorre tra crisis management, gestione del cambiamento e capacità di leadership. Tra le caratteristiche chiave del leader, infatti, rimane centrale la capacità di essere un ‘quick thinker’ in grado di analizzare i dati per inquadrare e circoscrivere la situazione, con l’obiettivo di stabilire una direzione e indirizzare le proprie decisioni”.

Non sono mancate le domande dei partecipanti, legate in particolar modo al ruolo del leader in circostanze senza precedenti come quella che stiamo vivendo, in cui il livello di incertezza è estremamente elevato: come comprendere verso che direzione muoversi?

“Sono rimasta molto colpita dalla risposta di Sidoli – prosegue Federica – che, citando il libro di John Kotter ‘Al cuore del cambiamento. Come le persone cambiano le organizzazioni’, ha identificato 6 fasi nel processo di gestione della crisi. Una fase iniziale legata all’identificazione della crisi, a cui segue la gestione del senso dell’urgenza, prima di approdare a una terza fase più operativa, che vede il coinvolgimento di esperti e l’elezione di un team leader. Successivamente, entra in gioco lo sviluppo di una vision che permetta dapprima di mettere a fuoco gli step da compiere, e poi le pedine da muovere suddividendo le funzioni all’interno del proprio team. I due passaggi successivi sono la costruzione di una base dati e l’analisi dei KPI per identificare le tendenze positive e festeggiare i risultati raggiunti a cui deve seguire una comunicazione efficace, che rassicuri tutti sul progresso che stiamo facendo. I concetti introdotti da Sidoli ci hanno aiutato ad adottare una nuova prospettiva per analizzare la situazione attuale, sviluppando al contempo strumenti utili da adottare durante la nostra carriera futura”.

Una lezione su come il rinnovamento possa influenzare il comportamento delle persone, affinché affrontino in una nuova ottica i problemi delle loro organizzazioni, anche e soprattutto in circostanze di stress o emergenza.

“C’è ancora molta strada da fare per uscire da questa situazione – conclude Federica – ma i momenti di condivisione come questi rendono l’attesa più gestibile”.

* (in carica fino a marzo 2020).

 



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