Tessere un mondo comune: il kick-off dei Professional Master 2025/26

Ottobre 27, 2025

Il 22 ottobre ha preso ufficialmente il via il percorso dei Professional Master di BBS. Un momento di apertura che ha coinvolto i nuovi partecipanti, accolti in una giornata densa di incontri, ispirazione e attività esperienziali.

La giornata ha segnato l’inizio di un percorso formativo che coinvolge persone, esperienze e culture diverse, unite da un obiettivo condiviso: crescere professionalmente e umanamente, in un contesto aperto al dialogo e all’innovazione.

Ad accogliere i partecipanti è stata Paola Giuri, Associate Dean for Professional Masters e Professoressa di Management all’Università di Bologna, con un intervento dedicato al valore della responsabilità personale nei percorsi di apprendimento. La sua riflessione ha invitato a vivere il master come un tempo di costruzione consapevole del proprio futuro, fatto di ascolto, dedizione e disponibilità al cambiamento.

Il dialogo tra docenti e alumni ha offerto un’occasione per condividere esperienze e riflettere sulle trasformazioni generate dal master. Le voci di chi ha già concluso il percorso hanno mostrato come l’incontro con compagni di studio, faculty e imprese sia capace di modificare il modo di pensare il lavoro, le relazioni professionali e le proprie ambizioni. Ogni racconto ha restituito una prospettiva concreta sul rapporto tra formazione e sviluppo personale, sottolineando l’importanza di partecipare in modo attivo e aperto.

A seguire, l’intervento di Federico Baffetti, imprenditore e docente in ambito AI, ha tracciato un quadro delle trasformazioni che l’intelligenza artificiale sta producendo nel mondo del lavoro. La sua analisi ha evidenziato la necessità di acquisire nuove competenze, ma anche di sviluppare una visione capace di integrare tecnologia e creatività, dati e responsabilità. In un contesto in rapido mutamento, diventano centrali la flessibilità, l’adattabilità e la capacità di orientarsi tra strumenti e scenari in continua evoluzione.

Su questo stesso orizzonte si è inserito il contributo di Daniela Bolzani, Associate Dean for Diversity & Inclusion, che ha portato l’attenzione sulla dimensione etica della formazione. Il suo intervento ha riaffermato il ruolo dell’essere umano come motore della trasformazione, sottolineando l’importanza dell’ascolto, dell’equità e della relazione. Valori fondamentali anche quando si opera in ambienti ad alta densità tecnologica.

Nel pomeriggio, il laboratorio artistico guidato da Pietro Floridia, regista teatrale, e Sarah Pour, artista visiva, ha coinvolto i partecipanti in un’attività di creazione collettiva: “Passaggi di sapere”. L’esperienza ha portato alla realizzazione di otto grandi tele, ognuna nata dal lavoro congiunto di più gruppi, chiamati a scegliere un oggetto simbolico del sapere da trasmettere. Scrittura, disegno e stampa hanno trasformato il pensiero in forma visiva. Il risultato è stato un arazzo corale che rappresenta la conoscenza come bene comune, capace di circolare e connettere.

Il giorno successivo, la visita in Villa Guastavillani e l’incontro con i team dei singoli Master hanno permesso ai partecipanti di entrare nel vivo dell’esperienza formativa. Il 24 ottobre, la San Luca Experience, una camminata collettiva lungo il portico che conduce al Santuario, ha offerto un momento di condivisione fuori dall’aula, chiudendo il percorso di accoglienza in un contesto simbolico, informale e aperto alla relazione.



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