Oscar Farinetti a Villa Guastavillani con i “segreti” di Eataly

Gennaio 19, 2015

Sono più di 500 gli ospiti che giovedì 15 gennaio hanno assistito alla MBA Lecture di Oscar Farinetti nei prestigiosi spazi di Villa Guastavillani. L’evento aperto su invito a operatori e manager di settore, ha visto la nutrita partecipazione di tutta la community di Bologna Business School.

Grande successo della Lecture del Fondatore e Presidente di Eataly che ha spiegato le chiavi del successo per il Made in Italy agroalimentare nel mondo: “In Italia il settore agroalimentare può offrire enormi opportunità. Bisogna puntare su biodiversità ed eccellenza. Eataly un caso da “4mila posti di lavoro solo in Italia in 8 anni”.

Con uno straordinario percorso, partendo da Torino e in soli 10 anni, oggiEataly è presente in Italia con 14 punti vendita, oltre ai 6 aperti su scala internazionale: Istanbul e Dubai, Tokyo e Osaka, Chicago e New York. A Dicembre è stata annunciata una nuova apertura in Germania, e la scorsa settimana il Wall Street Journal ha dato ampia copertura alla chiusura di bilancio a segno netto e positivo (5mila clienti per un business da 400 milioni di € nel 2014 per la sola sede di New York).

Durante la Lecture su La costruzione di un progetto, tra i segreti di Eataly, Oscar Farinetti ha spiegato che l’idea nasce dall’intuizione che il paese con l’enogastronomia più desiderata al mondo non avesse un retailer su scala mondiale”. Anche se ancora oggi “gli italiani esportano meno agroalimentare di Francia, Germania o addirittura del Belgio”.

Il Presidente e Fondatore di Eataly ha poi indicato i valori di un business di successo, “Primo su tutti creare posti di lavoro”, “Secondo dare nuova vita a luoghi dimenticati: ad esempio dove sta sorgendo FICO a Bologna, o come Eataly a Torino che nasce negli stabilimenti dell’antica azienda Carpano (i produttori del Punt e Mes)”. “Il terzo valore è Food & Wine è bellezza!” e “l’eccellenza alimentare italiana è unica al mondo. “Bisogna pensare locale e agire globale”.

Ai futuri manager e alle persone che vogliono dare forma a quella che, prima di tutto, è una passione, il Fondatore di Eataly consiglia di “puntare su identità italiana dell’agroalimentare nel mondo, inventandosi in questo modo nuovi mestieri”.

 

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