Linda Bertazza, Global MBA: “A Pitti Uomo abbiamo esplorato i confini tra moda, tecnologia e iperconnettività.”

Gennaio 18, 2019

Mi chiamo Linda Bertazza e vengo dall’Italia, precisamente da un piccolo paesino della provincia veneta dove il tempo sembra essersi fermato. Sono una studentessa a tempo pieno del Global MBA in Design Fashion & Luxury Goods presso Bologna Business School e la reporter di un’esperienza unica appena vissuta con la mia classe, la visita a Pitti Immagine Uomo 95.


Ma prima, vi racconto qualcosa di me. Da piccola volevo fare la restauratrice, a sette anni mi immaginavo su di un’impalcatura all’interno di qualche cattedrale polverosa nell’atto di restaurare un affresco danneggiato dall’azione del tempo o dall’incuria dell’uomo. La bellezza ricopre da sempre un ruolo fondamentale nella mia vita, ma non la bellezza effimera e calata dall’alto a cui siamo assuefatti, quanto bellezza nel senso di armonia, di equilibrio e di cura. Vi starete domandando perché vi sto raccontando tutto questo e che cosa c’entra con BBS. Vi chiedo un po’ di pazienza.

Prima di arrivare in BBS ho conseguito una laurea in Lingue Straniere per la Comunicazione Internazionale presso l’Università degli Studi di Padova, anche se parte della mia formazione accademica è avvenuta all’estero, precisamente tra Parigi e Santa Barbara, in California. Dopo l’università ho conseguito un diploma in fotografia, volevo studiare più da vicino un linguaggio diverso, a mio avviso uno dei più affascinanti e controversi, e indagare quell’idea di bellezza che mi accompagna da sempre. Questo percorso di studio e di ricerca mi ha premesso di lavorare come docente di fotografia sperimentale presso Fondazione Mast, istituzione internazionale, culturale e filantropica, basata sulla tecnologia, l’arte e l’innovazione, nonché una delle realtà fotografiche più interessanti sul panorama italiano. Qui ho avuto l’opportunità di mettermi concretamente alla prova prendendo parte alla progettazione di un’area fotografica dedicata interamente ai bambini all’interno della Fondazione stessa – dall’offerta formativa al design degli spazi – lavorando a stretto contatto con Nino Migliori, uno dei più grandi sperimentatori fotografici italiani di sempre, oltre che con un team di fotografi, architetti, pedagogisti, e atelieristi.

Questa esperienza durata tre anni mi ha arricchita moltissimo dal punto di vista professionale e personale, ma allo stesso tempo mi ha messo di fronte ad una nuova sfida: come preservare la bellezza in un mondo dove il profitto individuale ricopre un ruolo sempre più importante a discapito di tutto il resto? Mi sono resa conto che per poter prendere parte attivamente ad un movimento di cambiamento dovevo assolutamente rimettermi a studiare. Lasciare un posto di lavoro non è mai semplice, soprattutto quando ci si sente a casa, quindi ho cercato con attenzione un percorso adatto alle mie necessità e il Global MBA in Design, Fashion & Luxury Goods di BBS sembrava essere fatto su misura per me.

La mia massima aspirazione, una volta ottenuto l’MBA, sarebbe di lavorare nel settore della moda sostenibile, così da riuscire a combinare creatività e cura in una delle industrie più inquinanti al mondo, la seconda per consumo di risorse idriche, con un’impronta ambientale in termini di emissioni di CO2 del 10% a livello globale, per non parlare della mancanza di trasparenza e tracciabilità lungo tutta la filiera. Di qui la necessità di conoscerne da vicino i meccanismi e le leggi che ne regolano il funzionamento.

Nell’ambito del Global MBA, lo scorso venerdì 11 gennaio la Scuola ci ha dato la possibilità di visitare la 95esima edizione di Pitti Immagine Uomo, la manifestazione di riferimento a livello globale per il menswear e il lifestyle contemporaneo. Con una superficie espositiva di 60.000 metri quadrati, questa edizione di Pitti Uomo ha ospitato 1230 marchi di cui 542 (il 44%) esteri e 13 sezioni espositive, tra le quali Hi Beauty, pensata appositamente per le fragranze e i prodotti di bellezza maschile, L’Altro Uomo, che indaga le posizioni più avanguardiste in fatto di stile e moda uomo, Urban Panorama, per parlare di uomini metropolitani, I Play, spazio dedicato allo sportswear, e My Factory, per esplorare i confini tra moda, tecnologia e iperconnettività.

Quello che mi ha maggiormente colpita, oltre alla qualità altissima e alla varietà dei brand esposti, è stata l’attenzione verso il tema della sostenibilità, dall’italiana Esemplare, azienda attenta all’ambiente e alla filiera così come alla sicurezza e alla salubrità degli ambienti in cui operano i dipendenti, passando per l’argentina Nous Etudions, che realizza capi unisex ottenuti interamente da plastica riciclata, sino all’americana North Sales, che con la collezione “Back to the 90s” punta al tema della sostenibilità, sottolineando il concetto RE-USE (riciclare il tessuto delle vele per riutilizzarlo attraverso nuovi tessuti e imbottiture) e USE LESS (utilizzare meno plastica – selezionando solo fibre naturali) – e usare meno energia, acqua e prodotti chimici, attraverso metodi di tintura eco-sostenibili. Una cosa che ha colpito molto sia me che le mie colleghe è stata la varietà di fibre naturali attualmente presenti sul mercato e presentate a Pitti. Per esempio abbiamo scoperto l’esistenza di una fibra ricavata dal sottoprodotto della lavorazione del baccello di soia, dal quale si ricava un tessuto morbido, soffice e soprattutto ecocompatibile. Un tessuto biodegradabile, con un impatto ambientale quasi nullo, luminoso come la seta e con una grande capacità di traspirazione.

Considero questa visita a Pitti Immagine Uomo una buona opportunità non solo perché siamo riuscite a farci un’idea di quelle che sono le ultime tendenze nell’ambito della moda maschile, ma soprattutto perché abbiamo avuto l’occasione di porre delle domande e stabilire così un primo contatto con i brand di nostro interesse.

Anche se ho intrapreso questo nuovo percorso di studi in BBS e nel Global MBA in Design, Fashion e Luxury Goods da soli tre mesi, sento che questo viaggio mi porterà molto lontano e mi fornirà gli strumenti per raggiungere le mie aspirazioni più profonde. Essere inserita in un contesto di classe internazionale, inoltre, mi aiuta a mantenere una mente aperta verso la diversità, verso l’altro, fondamentale in un mondo in costante evoluzione dove essere in grado di vedere altrove, verso nuove possibilità e opportunità, è indispensabile per apportare un cambiamento.

 

Linda Bertazza – Italia

Global MBA Fashion, Design and Luxury Goods – Classe 2018/2019

 

 

 

IL GLOBAL MBA DI BBS A PITTI IMMAGINE UOMO



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