Le risorse umane dopo il covid: quando l’emergenza diventa opportunità

Agosto 13, 2020

In meno di 100 giorni il mercato del lavoro ha vissuto una vera rivoluzione al proprio interno: tra nuovi business model e pratiche aziendali, quali sono le sfide per gli esperti delle Risorse Umane?

“Quello che abbiamo vissuto non è alcun tipo di normalità, né vecchia né nuova: ci siamo confrontati con l’emergency-working, più che con lo smart-working e chi si è affacciato per la prima volta al mondo del lavoro in questi ultimi mesi è stato penalizzato dalla mancanza di prossimità fisica con i colleghi”, argomenta Cristina Danelatos HR Director del Gruppo Montenegro durante la tavola rotonda organizzata da BBS dedicata al mondo del lavoro post-covid.

“Il remote-working – continua – è una modalità task-oriented e come tale potente a livello di efficienza, ma privativo in termini di relazioni umane. Difatti, abbiamo rilevato maggior facilità a entrare nel mondo lavorativo in quei soggetti con ampie capacità organizzative, mentre è stato più difficoltoso per chi è intrappolato in un framework in cui è la società scandire routine, scadenze e funzioni”.

Francesco Rossi, Senior Partner presso Praxi, durante l’incontro virtuale di BBS ha rilevato come il lavoro da casa abbia portato benefici in termini di bilanciamento tra vita professionale e privata: “la cultura aziendale di rispettare orari e autodisciplina dipende in parte dal singolo lavoratore, ma anche dal management che è tenuto a rispettare orari e tempistiche”

Non si tratta di un processo automatico, ma di un percorso da creare nel tempo, basato su un clima di fiducia, sulle buone pratiche di lavorare per task e sul conferire una maggiore autonomia al lavoratore: “favorire l’apprendimento con uno stile più coaching piuttosto che fornire istruzioni e direttive dall’alto ha permesso ad alcune aziende già orientate in questa direzione a non accusare il colpo del lockdown improvviso”, spiega alla Community.

Non ultimo, l’aspetto legato alla capacita di automotivarsi rilevato Niccolò Montanari, HR Professional presso HERA: “L’emergenza sanitaria ha portato momenti di forte introspezione per riflettere su di sé e per mettere a fuoco i propri punti di forza e debolezza. Per chi lavora in team, inoltre, è stata un’occasione per concentrarsi su come relazionarsi in modo sano con i colleghi. In definitiva, tutto quello che c’era prima del covid era legato alle procedure, mentre quanto accaduto ci ha permesso di focalizzarci maggiormente sulle persone, per condividere soluzioni e idee”.

La pandemia pare aver accelerato una serie di trasformazioni in atto da tempo, che ora non possono più essere ignorate: il Master in HR & Organization di BBS che di recente ha ottenuto l’accreditamento EPAS (European Programme Accreditation System) per 5 anni, è un programma ambizioso con un focus internazionale che garantisce una formazione a 360 gradi per chi vuole specializzarsi in un settore in continua trasformazione.



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