Le potenzialità del venture capital secondo Andrew Romans

Dicembre 19, 2019

Chiude il ciclo autunnale degli Innovation Talks di Bologna Business School Andrew Romans, CEO & General Partner di 7BC.VC ed esperto di corporate venture capital.

“In italiano Venture Capital viene tradotto come ‘capitale di rischio’ quando in realtà il rischio è minimo rispetto a molti altri settori” sostiene l’imprenditore californiano che condivide con la Community BBS le potenzialità degli investimenti in startup tecnologiche legate a Intelligenza Artificiale, Fintech e Blockchain.

Il grande handicap del mondo imprenditoriale italiano secondo Romans è legato a un’eccessiva prudenza che mette i bastoni tra le ruote alla sempre più necessaria spinta invece verso l’innovazione: “Prendiamo ad esempio le aziende alimentari: sono aziende tecnologiche? Per le sfide imposte dal mercato globale sì, ma per voi italiani assolutamente no”.

Un’impostazione secondo Romans anacronistica e che rischia di paralizzare la crescita del mercato a causa di eccessive barriere autoimposte. “Quando penso alla storia incredibile del vostro paese noto chiaramente che molte grandi aziende rischiano di fallire o di essere acquisite da investors stranieri”.

Quali sono le cause di una realtà così stagnante? L’assenza di un ecostistema florido viene indicata da Romans a più riprese come il grande colpevole di una situazione poco attraente per investors e business angels, che finiscono per guardare altrove: “Se voglio trovare una ragazza ed entro in un bar dove ci sono solo uomini, non mi resta che cambiare bar”, riflette Romans, strappando un sorriso alla Community. “lo stesso accade in Italia agli startupper che cercano investitori pronti a credere in loro”.

Per sbloccare una situazione poco incline al cambiamento è necessario dunque che da un lato i governi prevedano una serie di incentivi fiscali per supportare le grandi aziende, e che dall’altro le singole imprese facciano leva sui propri punti forti, plasmando profili manageriali lungimiranti e perspicaci: “In Italia c’è il mito della Silicon Valley, ma non deve essere un modello a cui tendere: ogni Paese è unico e deve considerare i propri limiti e puntare sulle proprie potenzialità, diversificando il prodotto e l’offerta”. In questo entra in gioco Bologna Business School, che combina il sapere accademico della Faculty con la presenza di professionisti del settore e il supporto di un prestigioso network di imprese e manager.

Il Capital Venture è un modello “win win win… e aggiungerei ‘win’ all’infinito” – esclama Romans, “poiché finanzia un progetto scommettendo sulle sue specifiche risorse, e contribuendo nel contempo a sviluppare una politica concorrenziale più pro-attiva verso gli investimenti”.

Del resto, conclude Romans citando Brad Pitt nel film Moneyball “Lo scopo non deve essere comprare giocatori: lo scopo deve essere comprare vittorie”.



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