Jessica Galantucci | Hybrid MBA

Novembre 30, 2022

Un percorso unico, vissuto intensamente. Jessica Galantucci, Sales Director & Strategic Business Development Manager in Inxpect, ha scelto l’Hybrid MBA per la flessibilità. Grazie ai compagni di corso, ai docenti e alle possibilità di confronto con aziende e professionisti, ha trovato molto più di un percorso strutturato a misura delle sue esigenze ed è riuscita a costruire una nuova sensibilità umana e professionale. 

Ci racconti il tuo percorso professionale?

Dopo la laurea in Lingue e letterature straniere moderne all’Università di Bologna, ho cominciato a lavorare come Area Manager per un’azienda del settore automotive, il Gruppo Nexion, cercando di sfruttare le mie conoscenze linguistiche per costruire vere e proprie relazioni professionali e non semplici rapporti cliente-fornitore. Mi è sempre piaciuto creare sinergie con clienti e organizzazioni esterne per accrescere il valore delle aziende per cui ho lavorato. Dopo circa 6 anni sono entrata in M.D. Microdetectors, realtà specializzata nella progettazione e produzione di sensori per l’automazione industriale. Di lì a poco ho iniziato a maturare l’idea che il mondo delle vendite, da solo, cominciava a starmi stretto. Grazie alla gestione dell’amministratore delegato e a un gruppo di persone fortemente motivate, siamo riusciti a ristrutturarci applicando, soprattutto in ambito produttivo, i principi del lean manufacturing. In questo modo abbiamo trasformato quella che era un’azienda piccolissima del settore in un punto di riferimento, in cui il servizio al cliente e la professionalità sono il cardine del proprio sviluppo. In questo percorso sono cresciuta anch’io come professionista: prima occupandomi della gestione delle filiali commerciali e produttive, poi entrando a far parte del board dell’azienda. Proprio in questa fase ho iniziato a pensare a un MBA, con l’obiettivo di rendere ancora più sicura ed efficace la mia competenza nella gestione della “nostra” piccola realtà. A seguito dell ‘acquisizione di MD da parte del gruppo Datalogic, sono diventata responsabile per lo sviluppo business strategico di una piccola realtà industriale specializzata nello sviluppo tecnologico di radar per la sicurezza aziendale. Una nuova sfida professionale molto impegnativa, che da un lato ha amplificato la mia voglia di frequentare il Master, dall’altro lo ha reso più difficile, a causa dei tanti impegni professionali. 

Come e perché hai scelto proprio l’Hybrid MBA in BBS per continuare la tua formazione?

Avevo già preso in considerazione l’Hybrid MBA in Bologna Business School, ma l’occasione perfetta per frequentarlo me l’ha offerta il lockdown, che mi ha costretto a ridurre i miei impegni professionali all’estero. Il mio ruolo in azienda, infatti, prevedeva diversi viaggi e il fatto di dovermi fermare mi ha portato in modo quasi naturale a buttarmi in quel percorso tanto ambito per continuare a progredire nella mia formazione. La formula dell’Hybrid MBA è quella che meglio di tutte poteva sposarsi con gli impegni di lavoro, una volta ripartiti con la ripresa, e soprattutto con il livello di coinvolgimento previsto in azienda per il mio ruolo.

Quali sono a tuo avviso i punti di forza del Master?

Il Master mi ha dato una consapevolezza professionale e personale in modo quasi inconsapevole eppure forte e determinante. La professionalità, le competenze e la preparazione, oltre che l’esperienza, dei professori e tutor di BBS, il loro impegno nei confronti dei partecipanti sono marchi di fabbrica molto chiari e forti, che ho percepito immediatamente. Ho subito pensato che fosse un’opportunità da non perdere. Le lezioni on line, il supporto offline (senza limiti), l’esperienza dei mentor, il livello delle classi, i professionisti che ne fanno parte: tutto ha contribuito a rendere il Master un punto di riferimento nelle difficoltà e nelle sfide professionali. Si arriva alla fine con un bagaglio di conoscenze incredibile e, soprattutto, ti resta una curiosità tale che il tuo lavoro è un ottimo banco di prova per poterle sfruttare appieno. I tuoi compagni, i professori e i tutor restano comunque dei punti di riferimento inimitabili anche alla fine del Master. 

A quasi un anno di distanza dalla fine del tuo percorso in BBS, cosa ti ha lasciato questa esperienza e come ha influenzato la tua carriera?

Mi ha lasciato dei grandissimi punti di riferimento e rapporti importanti sia con alcuni dei  professori che con alcuni dei miei compagni di corso. Mi ha lasciato una grande consapevolezza e sicurezza in ambito professionale, sapendo di poter contare su “esperienze” trattate a 360° con grandissimi professionisti. Mi ha reso più consapevole nel mio percorso professionale, conoscendo i miei limiti ma soprattutto avendo sperimentato le mie possibilità e sapendo ora che posso anche osare e poter contare su quello che so. Mi ha creato tante aspettative e curiosità verso nuovi argomenti, tanto da aver intrapreso altri percorsi sempre in ambito BBS e mi ha permesso di giocare in “squadra” sapendo di poter contare sulle mie capacità e riconoscere quelle degli altri. Mi ha aiutato a sviluppare una sensibilità professionale che non pensavo di avere e che riesce a stimolare anche sani rapporti professionali.



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