Dialogo con Carlo Pontecorvo

Settembre 9, 2016

“Bisogna avere passione, coraggio, determinazione e non cedere alle prime difficoltà.” Le parole di Carlo Pontecorvo, Presidente e Amministratore Delegato di Ferrarelle S.p.A, alla nostra Community Executive in occasione dell’avvio del nuovo anno accademico. 

 

Ha iniziato la sua carriera come medico. Cosa ha tratto da questa esperienza?

Provenire dal mondo scientifico mi ha aiutato molto nel dialogo con i collaboratori, i dipendenti, con il mercato in generale. Fare il medico vuole dire non solo curare ma anche capire immediatamente cosa prova chi assisti. Studiare le esigenze delle persone è in un certo senso come compiere un’anamnesi collettiva. Mi sono portato dietro il piacere – o l’esigenza – del rigore scientifico, che ho trasferito in qualche modo nel modello organizzativo aziendale. Imbottigliamo una risorsa che proviene dalla natura e dobbiamo renderla fruibile così come sgorga. Abbiamo un controllo di qualità basato su 615 analisi giornaliere in un laboratorio che, nel settore, è all’avanguardia. Curiamo con attenzione l’attività di ricerca e sviluppo che portiamo avanti con le università di Pavia, di Padova, di Napoli sulle evidenze salutari della nostra acqua. Investiamo nella cultura per dare valore a un mercato, quello delle acque minerali, che è molto standardizzato: noi abbiamo un prodotto con una qualità organolettica unica, conosciuta non solo per la caratteristica di essere effervescente naturale. Rifiutiamo la dinamica della concorrenza al ribasso dei prezzi. Perché il nostro unico obiettivo è la qualità. Il metodo è fondamentale nel nostro settore.

Napoli, una città bellissima e complessa. Quanto conta il contesto dove si fa impresa?

Bisogna avere un obiettivo, un’idea e portarli avanti a prescindere da ogni contesto.
Le faccio uno degli ultimi esempi della mia esperienza su come vivo l’attività imprenditoriale in un contesto complesso. Tre anni fa sono diventato Presidente della Banca Regionale di Sviluppo per volontà della Banca d’Italia. Si trattava di un istituto di credito con una situazione difficile fatta di numeri disastrosi. Usciva da una gestione deficitaria e nonostante ricorsi e appelli il 23 agosto si è ricapitalizzata, trasformandosi in Società per Azioni. Si è salvato il livello occupazionale e con esso l’immagine dell’imprenditoria napoletana. Per questo credo sia fondamentale non considerare il contesto, anche perché per quanto mi riguarda il sud nelle sue differenze sociali, economiche, di patrimonio artistico e paesaggistico con il resto del Paese è comunque e sempre Italia. Nessun territorio deve essere considerato “provincia” quando si parla di impresa.

E’ qui in BBS per incontrare gli studenti. Che messaggio si sente di dare loro?

Studiate, preparatevi ma date priorità alla capacità di confrontarvi con il mondo. Il dialogo e la curiosità sono fondamentali per la conoscenza e l’apprendimento. Per quanto mi riguarda è stato decisivo misurarmi con gli altri imprenditori andando a vedere direttamente cosa facevano, dove lo facevano e come lo facevano. Considero le relazioni e il capitale sociale nel loro complesso dei maestri di vita. Poi bisogna avere passione, coraggio, entusiasmo, determinazione e non cedere alle prime difficoltà. Vivo quotidianamente il confronto con quanti nella mia famiglia mi hanno preceduto nell’imprenditoria. E ricordo spesso le loro preoccupazioni nei riguardi dell’attualità economica e politica. Questo mi dà forza, perché mi porta a riflettere su come ogni epoca abbia avuto le sue difficoltà e come le situazioni possano cambiare ma mantenere nella sostanza elementi di crisi. Come dicevamo, non nascondiamoci dietro un contesto. Lavoriamo per sviluppare al meglio le nostre idee.

 

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Carlo Pontecorvo, laureato con lode in Medicina e Chirurgia, esercita la professione presso l’Ospedale Universitario di Napoli fino al 1990 quando inizia a seguire le imprese della sua famiglia, tra cui un’azienda di contenitori in vetro per uso alimentare (AVIR SpA) con più di venti stabilimenti in Europa e vendite che superavano i 600 milioni di Euro.

Dopo aver ceduto nel 1997 l’attività a una multinazionale statunitense nel 1998 costituisce e diventa Presidente e Amministratore Delegato di LGR Holding SpAche controlla LGR di Navigazione SpA, società armatrice e di gestione tecnica di navi cisterna. Nel gennaio 2005 LGR Holding SpA acquisisce dal Gruppo Danone la società Italaquae SpA, a cui viene dato il nome di Ferrarelle SpA, e Carlo Pontecorvodiventa Presidente e Amministratore Delegato di questa nuova società proprietaria oggi delle acque minerali Ferrarelle, Vitasnella, Essenziale, Boario, Santagata, Natia e distributrice in esclusiva per l’Italia del brand Evian. Nel 2011 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro.

 

 



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