Dialogo con Alfiero Fucelli, CEO Dispensa Emilia

Luglio 23, 2015

Aprendo nel 2004 Dispensa Emilia – Tigelleria Tradizionale, primo esempio italiano di catena di ristorazione tradizionale con servizio veloce, ha introdotto nel Belpaese un nuovo approccio nel settore del Food&Wine. Oggi, a 10 anni di distanza, il successo dei suoi ristoranti è la conferma che Alfiero Fucelli, CEO di Dispensa Emilia, ci aveva visto giusto andando a riempire un vuoto nel panorama italiano della ristorazione. Come ci ha raccontato dopo aver incontrato gli studenti del Master in Gestione d’Impresa di BBS.

Dottor Fucelli, come è nata, dieci anni fa, l’idea di Dispensa Emilia?

Dispensa Emilia nasce dall’idea di coniugare il piacere della buona tavola e la grande qualità dei prodotti tipici emiliani con l’innovazione di una ristorazione con servizio veloce, ricca di scelta e conveniente. Il tutto in un’atmosfera calda e accogliente, come è nel carattere emiliano. Siamo partiti dalla tigella, per poi ampliare la nostra offerta con primi piatti, insalate e prodotti iconici come l’aceto balsamico e il lambrusco, inserendoli in un format allo stesso tempo tradizionale e moderno.

Quali sono le principali difficoltà che avete incontrato in questa impresa?

Fare impresa vuol dire scommettere, rischiando, su qualcosa di nuovo che non è stato ancora provato. Nel nostro caso la difficoltà principale è stata trovare le location giuste all’interno di centri commerciali e stazioni e convincere i locatori che un nuovo concetto come Dispensa Emilia aveva il suo spazio e le gambe per competere con i grandi della ristorazione organizzata. All’inizio non è stato facile , ma siamo stati tenaci e pazienti, e una tigella alla volta , abbiamo dimostrato di avere un’offerta che al cliente piace. Siamo molto selettivi nello scegliere le nostre location e per trovarne una ne guardiamo almeno dieci, vogliamo crescere bene e non abbiamo fretta.

Non crede che l’idea di un Fast Food di qualità possa suonare un po’ come un ossimoro?

Il nostro motto è fare poche cose ma farle molto bene, con cura e passione. La nostra formula con l’ordine alla cassa, la preparazione al momento di un menù limitato, ci consente di coniugare la qualità della tradizione con l’efficienza di una cucina organizzata e un veloce servizio al tavolo. La tecnologia è stata fondamentale per migliorare l’esperienza del cliente, dal trovami – un dispositivo wireless che ci consente di sapere dove il cliente si è seduto – allo sviluppo della nuova app mobile per effettuare l’acquisto direttamente da smartphone. I visitatori di grandi poli d’attrazione come centri commerciali e stazioni, dove abbiamo aperto Dispensa Emilia in questi anni, sono rimasti piacevolmente stupiti  dalla qualità  e dal nostro servizio e ci hanno premiato con la loro fedeltà.

Come siete riusciti a fidelizzare la vostra clientela?

La fedeltà è per noi un elemento essenziale, visto che non facciamo pubblicità. Viviamo solo di passaparola e di ripetizione d’acquisto. Abbiamo il sito web, abbiamo un profilo su Facebook, abbiamo avviato il test della nostra carta fedeltà e comunichiamo all’interno del punto vendita ma a tutt’oggi non abbiamo mai fatto campagne pubblicitarie al di fuori dei ristoranti. I pilastri sono tre: il cliente, la sua felicità è sempre al centro di tutto quello che facciamo, la qualità, l’attenzione costante alla selezione dei prodotti che offriamo e il servizio , attento, veloce, e familiare. Come mi diceva un amico saggio all’inizio di questa avventura : “Se è bello vengono, se è buono tornano” , semplice e profondamente vero.

Dispensa Emilia oggi ha otto ristoranti, sei in Emilia Romagna, uno a Firenze e l’ultimo da poco inaugurato a Milano nell’area Expo. Quali sono i vostri piani per il futuro?

Abbiamo un piano di sviluppo che prevede 3/4 aperture nei prossimi 12 mesi in Italia. Riceviamo costantemente manifestazioni d’interesse e stiamo guardando anche a nuove opportunità all’estero, sarà probabilmente un progetto per il 2016-2017.

Che consiglio darebbe a uno studente che vorrebbe entrare a operare in questo settore?

Gli direi che in un’azienda giovane e in crescita come Dispensa Emilia ci sono grandi opportunità a partire dal settore operations. Vogliamo inserire e formare le persone che saranno responsabili dei nostri ristoranti in Italia e in futuro anche all’estero. In Dispensa Emilia lavorano due ex stagisti che provengono da BBS. Uno di loro che ha frequentato il Global MBA Food&Wine  si occupa della nostra carta fedeltà, e l’altra lavora nell’area operations/marketing. Il suggerimento è di farsi avanti, rimboccarsi le maniche e buttarsi nell’esperienza, che parte sempre dall’area operativa. Tutte le persone che lavorano per noi, a prescindere dall’area aziendale in cui operano, partono sempre da uno stage all’interno di un nostro ristorante. Per noi tutto comincia da lì, una tigella e una tagliatella per volta.


 

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