Economia circolare e ambiente: Gian Luca Galletti

Maggio 30, 2017

Gian Luca Galletti, Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, è stato lunedì 15 maggio il terzo ospite degli Innovation Talks organizzati da Bologna Business School in collaborazione con Philip Morris Italia. Nel suo intervento il Ministro ha fornito un quadro sulla situazione ambientale internazionale e ha proposto soluzioni per affrontare quello che è un problema grave, urgente ed etico.

La presenza del Ministro Galletti in Bologna Business School non è solo motivo di approfondimento sul tema della tutela ambientale e dell’economia circolare. Rappresenta anche il lavoro che BBS sta svolgendo assieme al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che patrocina il Master in Green Energy and Sustainable Businesses, e la collaborazione organizzativa per la riunione dei ministri dell’ambiente del G7 che si terrà a Bologna dal 10 al 12 giugno. L’incontro con il ministro ha visto fra gli altri in platea il nuovo prefetto di Bologna Matteo Piantedosi, alla sua prima uscita pubblica.

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Industry 4.0 ed economia circolare

Secondo il Ministro Galletti l’economia circolare deve essere parte della quarta rivoluzione industriale. Allo stato attuale i rifiuti, come risultato finale della materia prima, sono inutilizzabili. Bisogna perciò incentivare la ricerca per ottenere alla fine del ciclo produttivo materiali sempre più performanti. La governance di questo processo è matura: da 5 anni a oggi il ministero è profondamente cambiato e per stare al passo con i cambiamenti e i settori che l’econ0mia circolare coinvolge si occupa contemporaneamente di sviluppo economico, di agricoltura, di ambiente. “Questo approccio molto trasversale è importante” ha sottolineato il Dean di BBS Massimo Bergami. “L’innovazione è interdisciplinarietà.

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Il contesto

Anche la percezione del tema ambientale da parte dei governanti del mondo è profondamente cambiata. Galletti individua tre punti cardine per una nuova consapevolezza: l’enciclica del Papa del 2015 “Laudato Sii”, il grande accordo ONU sullo sviluppo sostenibile siglato a New York, l’accordo di Parigi. “Ormai non si tratta più solo di biodiversità, di come inquinare meno.

La parola ambiente riguarda anche la diseguaglianza sociale, la povertà, la tenuta della pace nel mondo.

“Le migrazioni da un paese all’altro. Si deve perciò guidare il processo di tutela dell’ambiente e vigilare affinché i paesi in via di innovazione non compiano i nostri stessi errori nello sviluppo industriale.”

La situazione italiana

“L’Italia anche rispetto agli altri paesi europei ha delle performance molto buone” ha risposto il ministro Galletti a una domanda del pubblico nell’Aula Magna di Villa Guastavillani. “La nostra energia costa molto di più degli altri paesi perché prodotta da tecnologie rinnovabili. Le grandi aziende stanno lavorando sul tema dell’economia circolare. Ma c’è un problema tutto italiano di un 90% di Piccole e Medie Imprese che non è in grado di affrontare l’argomento. C’è un progetto con BBS per formare le PMI su questo tema. Il Piano Nazionale Industria 4.0 ha una parte importante dedicata all’economia circolare, dove sono previsti strumenti incentivanti e di sgravio fiscale.”

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Prossimi passi

Al G7 di Bologna si tratteranno i temi dell’innovazione tecnologica con i casi di tre aziende e con le università di ogni paese presente, l’economia circolare, il percorso di Parigi, il managing dei rifiuti plastici a mare. Il tutto preceduto da una settimana dedicata all’ambiente, dal 5 all’11 giugno, che ospiterà in città moltissimi eventi, fra i quali uno dedicato a problema ambientale e dialogo interreligioso. Il tutto con la collaborazione di Bologna Business School.

Come BBS dall’anno prossimo abbiamo deciso di inserire in tutti i master almeno un corso sul tema della sostenibilità“,

ha concluso il Dean Massimo Bergami. “Uscire da una Business School senza trattare questi temi sarebbe inadeguato.”



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