I partecipanti ai Master in Business Management – Tourism, Heritage and Events e Digital Marketing and Communication hanno preso parte a un’esperienza congiunta sul territorio per osservare da vicino nuove modalità di accoglienza, community engagement e trasformazione urbana. Due tappe, due prospettive complementari, un’unica occasione per apprendere in modo diretto dai protagonisti del cambiamento.
The Social Hub: dove ospitalità, coworking e networking si fondono
La prima tappa ha portato i partecipanti all’interno di The Social Hub, nel cuore di Bologna. Guidati da Martina Nesti, Regional Marketing and Community Management Italy, i gruppi hanno potuto esplorare un luogo in cui ospitalità alberghiera, spazi di lavoro condivisi, servizi per studenti e imprenditorialità giovanile convivono in un ecosistema dinamico.
Durante la visita sono stati presentati la storia e i valori del brand, le diverse sedi in Europa e il modello ibrido che integra camere, cinema, piscina, bar, spazi comuni e un’area di coworking animata dalla presenza di startup innovative. Una vera immersione in una visione contemporanea dell’ospitalità, che unisce accoglienza, esperienzialità e innovazione sociale.
Come ha raccontato Evgenia Monogiou, partecipante dell Master in Business Management – Tourism, Heritage and Events: “Ciò che mi ha colpito di più è stata la passione del team e la loro forte attenzione alla creazione di una comunità connessa. Integrare ospitalità, coworking, eventi di networking e servizi accessibili a viaggiatori, residenti, lavoratori e studenti dà vita a un ecosistema reale e funzionante. Vedere aziende operare all’interno della struttura ha reso tangibile la vitalità di questa community.”
Palazzo Pepoli e Bologna Welcome: progettare il turismo del futuro
La seconda tappa ha coinvolto i partecipanti del Master in Business Management – Tourism, Heritage and Events nella presentazione dei project work sviluppati in collaborazione con Bologna Welcome, nell’ambito del programma “Bologna Tomorrow”. I gruppi hanno affrontato due dei sei laboratori strategici proposti dall’organizzazione: il DMOcracy Lab, dedicato al turismo rigenerativo, e Museums in Transition, centrato sull’evoluzione dell’esperienza museale.
Evgenia ha sottolineato la complessità e la profondità della sfida affrontata: “Non si trattava solo di proporre un evento, ma di progettare un’esperienza capace di coinvolgere i residenti, rispettare il quartiere, sostenere il turismo e contribuire allo sviluppo duraturo dell’area. Abbiamo dovuto studiare a fondo il territorio, la sua storia e la sua comunità.”
Dopo la presentazione, i progetti sono stati oggetto di un confronto aperto con Patrick Romano, direttore di Bologna Welcome, e la dott.ssa Teolato, che hanno offerto un feedback concreto sulle proposte. La giornata si è conclusa con la possibilità di visitare Palazzo Pepoli, luogo simbolo della cultura bolognese.
Formare protagonisti per un settore in continua evoluzione
Esperienze come queste riflettono il cuore dell’approccio Bologna Business School: trasformare la conoscenza in opportunità, integrare teoria e pratica, creare occasioni formative che permettano di leggere in profondità il presente per progettare il futuro. “Queste esperienze mi hanno fatto comprendere come oggi il turismo non si limiti più alla visita di luoghi o all’apprendimento culturale, ma includa l’interazione significativa con le comunità locali. Credo che le persone cerchino soprattutto connessioni umane, ed è proprio il viaggio a offrire questa possibilità”, ha concluso Evgenia.
Fondamentali, in questo percorso, anche gli strumenti acquisiti in aula. “Le lezioni di turismo mi hanno permesso di comprendere l’importanza delle DMO e il ruolo strategico della progettazione. Grazie al confronto continuo con i docenti, abbiamo imparato a tradurre le idee in progetti strutturati, curandone ogni aspetto: concept, tempistiche, budget e sponsorizzazioni. Questo approccio ci ha preparato ad affrontare la realtà con creatività e professionalità.”