[students’ journal] Giugno 2016

Giugno 24, 2016

Una rubrica che racconta BBS attraverso le parole dei nostri studenti. Una condivisione di esperienze, consigli utili e momenti di crescita sia personali che professionali. Scritto da e per gli studenti.

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La vita a Bologna

Ricordo ancora quel giorno di primavera dell’anno scorso quando ho sentito parlare per la prima volta del MBA Food and Wine alla Bologna Business School, era così interessante che capii essere ormai arrivato il momento giusto per dei cambiamenti!

Sono passati circa 9 mesi da quando mi sono trasferita a Bologna, ed è diventata da subito una delle mie città preferite. La fusione perfetta tra ambiente storico e moderno: incredibili palazzi antichi, piccole strade che si aprono in diverse piazze e dappertutto visi felici – questi sono alcuni dei dettagli che mi hanno fatto affezionare a questa città. A Bologna tanto si cammina quanto non ci si annoia mai. La cultura del cibo, il vino, il caffè e gli aperitivi – Impossibile non innamorarsi. L’ambiente è così rilassante ed incredibile tanto che prepararsi agli esami è addirittura piacevole. Le biblioteche storiche, infatti, accrescono il desiderio di studiare.

Se ti svegli con la voglia di viaggiare, farlo da Bologna è facilissimo. Compri un biglietto per Venezia, Verona, Firenze, o qualsiasi bella città, ti godi la giornata, ti rilassi e dopo fai carico di nuova energia all’Università. A Scuola conosci persone nuove da tutto il mondo con tante esperienze di vita tutte interessanti, ti abitui alle differenze culturali… Fare nuove amicizie è meraviglioso – una delle cose più importante della mia vita.

Sono contenta di condividere la mia esperienza personale a Bologna, specialmente se potrà aiutare i nuovi studenti ancora indecisi sull’iscriversi al Global MBA di BBS. Questa è una esperienza di vita, impossibile da imparare o apprendere in altri modi. Non so come proseguirà la mia vita, però le emozioni, i ricordi, gli amici, i sogni e le possibilità le porterò con me per sempre.

Si, la vita per me è piena di sorprese piacevoli, e Bologna è una di queste.

 

 

Salome Mosidze – Georgia
Global MBA in Food and Wine, classe 2015/2016


17 giugno 2016

 

Festa Vico: un pranzo di Natale a Maggio

Vico Equense è un comune di circa 20.000 abitanti in provincia di Napoli. Arroccato tra le suggestive scogliere della Costiera Amalfitana, è un paesino incantevole dove è possibile godersi una vista mozza fiato del Vesuvio. Un luogo “molto italiano”, dove è facile immaginare meravigliose vacanze estive specialmente per i fortunati abitanti di Napoli che possono raggiungere Vico in 30 minuti di treno per una giornata di mare. Più difficile da credere, a meno che non si partecipi, è la trasformazione che avviene durante un unico weekend all’anno in occasione di Festa Vico.

Il 29 e il 30 di maggio io e 12 miei compagni, provenienti da tutto il mondo, siamo partiti sì entusiasti ma mai ci saremmo potuti immaginare una cittadina che per due giorni interi chiuda le strade trasformandole in una grande cucina all’aperto dove 130 chef si riuniscono per un obiettivo comune: solidarietà e convivialità.
L’atmosfera che si respira è particolare, sembra quasi un insolito pranzo di Natale condiviso da una grande famiglia allargata…

…Con alcune piccole differenze:
– non è Dicembre, è Maggio
– Invece del Pesce Finto in tavola troviamo il “Tonno Esotico” di Salvatore Accietto (una tartare di tonno servita con papaya, mango e alchechengi)
– il Panettone con la crema al mascarpone della Nonna Lella viene sostituito dal “Pann di Bufala” di Anna Chiavazzo (panettone artigianale con panna di latte di bufala in abbinamento a presidi canditi: papaccella,pomodorino vesuviano,cipolla di alice)

a
…Ma anche con molte somiglianze:
– C’è una divisione di ruoli: chi organizza, chi ospita, chi cucina e chi non gli rimane che ringraziare estasiato, boccone dopo boccone.
– Proprio come quando ti ritrovi a parlare con parenti lontani che non vedi da tempo, tutti gli chef sono pronti a condividere le proprie esperienze, motivazioni e piccoli segreti culinari con grande passione e altrettanto trasporto
– Più di tutto: un grosso sorriso

 

 

Isabella Vitali – Italia
Global MBA in Food and Wine, classe 2015/2016


10 giugno 2016

 

Festa Vico: Attraverso gli occhi di uno Chef

Nel corso “Management and Creativity in the Restaurant Industry”, previste nell’ultimo modulo del BBS Global MBA Food and Wine ho avuto l’opportunità di partecipare a Festa Vico. Questa manifestazione è un evento dove si ritrovano alcuni tra gli chef più talentuosi, sia affermati veterani che giovani promesse, italiani ed internazionali. La “festa” è un evento in cui in una delle serate i negozianti della piccola città di Vico Equense, sulla baia di Napoli di fronte al Vesuvio, aprono le loro porte a questi chef di talento per creare piatti da servire al pubblico, unendo ricche tradizioni culinarie italiane del passato con tecniche innovative che guardano al futuro.

 

Come studente della BBS, ho intervistato alcuni di questi cuochi, domandandogli, principalmente, sul cameratismo suscitato da questo evento, di cui si è appena tenuta la 12° edizione. Ho chiesto, inoltre, quale sia stata l’ispirazione per i piatti che hanno creato “à la minute” per il pubblico. Personalmente, come chef, questo mi ha spinto a riflettere sui numerosi approcci, alcuni più efficaci di altri, che un cuoco può utilizzare per abbinare gli ingredienti e il patrimonio, la tradizione e l’innovazione di uno specifico territorio con l’innovazione. I piatti da me preferiti non sono stati intrinsecamente quelli più raffinati e creati con ingredienti pregiati, ma piuttosto quelli più metaforici, portatori di una loro una storia specifica di un piatto tipico regionale o di una regione in particolare. E’ stato piacevole sentire che gli chef non fossero lì per competere ma unicamente per stare unicamente insieme.

 

 

Laine Steelman – USA
Global MBA in Food and Wine, classe 2015/2016


03 giugno 2016

 

Ho la ricetta.

Negli ultimi 8 anni della mia vita ho vissuto e lavorato in Medio Oriente come cooperante umanitaria. Non avrei potuto trovare nulla di più stimolante e appassionante di quello che facevo: lavorare per la comunità beduina, aiutando i bambini, i rifugiati e i pazienti in ospedale. Però per  motivi importanti sentivo la mancanza di casa. Qui ho deciso di ricollocare la mia identità nel settore del vino e del cibo. L’obiettivo è diventato quello di scoprire la genuinità in un piatto di cacio e pepe o in un calice di Brunello, nel tentativo di ritrovare la semplicità che avevo conosciuto in Giordania o Palestina.

 

Questo è il motivo per cui ho scelto di frequentare il Global MBA Food and Wine della BBS. Inoltre per me studiare la gastronomia e il vino significa imparare dagli esempi più suggestivi di questa industria sotto il profilo dell’innovazione e della tecnologia, confrontare i punti di vista con i colleghi provenienti da formazioni diverse. Significa anche fare una gita dal produttore di culatello più rinomato, andare in enoteca per trovare “il” vino che mi è stato consigliato dal nostro professore di degustazione di vini appena qualche ora prima, cenare con riso Biryani e pollo al curry vietnamita con i miei amici stranieri. Infine, il contesto scenografico tipicamente italiano e la diversità della “famiglia” BBS hanno arricchito il sapore di tutta questa avventura.

 

Ora che il programma sta per finire, se qualcuno mi domandasse come è “il gusto” del percorso Food and Wine, risponderei che ha un gusto che decisamente vale la pena provare! E’ stata una esperienza molto importante per me, aiutandomi a creare “la ricetta” della mia nuova vita in Italia.

 

 

Francesca Bianchini – Italia
Global MBA in Food and Wine, classe 2015/2016



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