[students’ journal] Settembre 2016

Settembre 1, 2016

Una rubrica che racconta BBS attraverso le parole dei nostri studenti. Una condivisione di esperienze, consigli utili e momenti di crescita sia personali che professionali. Scritto da e per gli studenti.

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Comincia con un passo alla volta

Il destino ha deciso che io venissi a Bologna a fare un Master. Ogni casualità ha il suo motivo di essere. In sei mesi ho imparato a conoscermi sotto diversi punti di vista. Bisogna cominciare con un passo alla volta.

Quest’anno è stato indimenticabile. Ricordo ancora la gioia condivisa con i miei compagni di master dopo la prima presentazione davanti ad un comitato di manager.  Tutti noi ci siamo abituati molto velocemente al nostro nuovo ambiente, supportandoci sempre tra di noi.  Abbiamo condiviso tante idee e obiettivi nelle fantastiche aule  di Villa Guastavillani. Ad un certo punto è stato come essere in una grande famiglia. Come quelle famiglie dei film italiani dove cominciano con delle discussioni molto accese che poi finiscono mangiando lo stesso trancio di pizza e ridendo di se stessi.

E’ da un mese che ho lasciato “la nostra Bologna” e mi manca già quella vita. I professori di BBS sono rimasti non solo nel mio cervello per tutta la conoscenza trasmessa, ma anche nel mio cuore come persone dalla mente aperta e saggia. Ho apprezzato veramente molto tutto il loro impegno e il tempo che ci hanno dedicato.

La mia esperienza lavorativa precedente e la conoscenza teorica della gestione in risorse umane ottenuta in Bologna Business School mi hanno dato l’opportunità di unirmi al team del ”UN World Food Program”. Sono partita da Bologna con un bagaglio ricco di idee nuove, amici da tutto il mondo che dureranno per tutta la vita, e tanta conoscenza. Soprattutto, con una nuova “versione” di me stessa.

Ora sono a Roma, cercando di abituarmi alla nuova città e pensando all’anno trascorso con un grande sorriso sul volto. Sono fiera di dire che lavoro per l’agenzia umanitaria più grande al mondo, che combatte la fame a livello globale. La cosa migliore che possiamo fare per avere un futuro migliore è cominciare a lavorare su noi stessi e domandarci: “Che passo dovrei fare adesso?”. Perché solo lavorando insieme, siamo in grado di aiutare  quelli che ne hanno più bisogno.

 

Surayya Abbasova
Master in Human Resources & Organization – classe 2015/2016



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