My Story Our Story: Angelo Gazzoni

Novembre 14, 2017

Gli Alumni di Bologna Business School si raccontano: il prima, il dopo e i ricordi della vita da studente, per una storia di sé e della propria esperienza professionale, per una storia della nostra Community. Protagonista del questo episodio è Angelo Gazzoni, Country Manager Italy at Hexagon Safety & Infrastructure.

Il Soundtrack scelto da Angelo è Man on the Moon dei REM.

 

Ouverture: Pavia, l’ingegneria, il mondo del software

Angelo Gazzoni, classe ‘75, nasce a Pavia e cresce tra la sua città natale e Milano. Concluso l’istituto tecnico, sceglie Ingegneria come suo percorso di studi. Da ormai 16 anni affronta il mondo del lavoro con grinta e determinazione, intraprendendo inizialmente un percorso di tipo tecnico-commerciale nel campo dei software, spostandosi via via verso il mondo dell’Information Management e della consulenza strategica. Oggi è tornato al mondo del software, come in una sorta di chiusura del cerchio.

 

Ha lavorato in realtà multinazionali americane e inglesi, ricoprendo ruoli commerciali via via più prestigiosi e di responsabilità, fino ad arrivare a coordinare dei team globali che supportavano la sua attività su importanti clienti strategici italiani, ma non solo. Partendo da studi tecnici, il suo percorso l’ha portato a gestire relazioni commerciali in ambienti con una forte componente di tipo tecnico.

 

Ciò che lo appassiona è il confronto con le sfide che i suoi clienti si trovano ad affrontare, offrendo le soluzioni, l’expertise, i software e le capacità a sua disposizione. Ascoltare il cliente e comprenderne le esigenze per trovare una soluzione che sia funzionale al raggiungimento dei suoi obiettivi: così Angelo Gazzoni riassume il fulcro del suo lavoro quotidiano.

 

The story so far: affrontare il cambiamento

Il fascino del lavorare e vivere in un ambiente in rapido cambiamento. “Se penso alle aziende in cui lavoravo 15 anni fa, o non esistono più, o sono state acquisite. Quello che 15 anni fa era un punto di riferimento nell’ambito del software, ad esempio, oggi non lo è più perché il mondo è cambiato come se fossero passate intere ere geologiche,” ricorda Angelo.

 

La rivoluzione c’è stata veramente, ma Angelo ha sempre seguito nel suo percorso professionale questi mutamenti in maniera proattiva, cavalcandone l’onda e cercando di mantenersi in una situazione di avanguardia rispetto al variare del mercato e del mondo del lavoro.

 

Dopo 14 anni di profilo commerciale, con esperienze sempre più complesse, si è fatta avanti in Angelo la voglia di trovare un punto di discontinuità nella sua traiettoria professionale, che gli consentisse anche di ambire a posizioni manageriali tout court, togliendosi l’ormai stretta etichetta del commerciale. L’MBA appariva come il proseguimento naturale del suo percorso, la soluzione ideale per acquisire nuove competenze e consolidare quelle già presenti, dando loro un po’ più di ordine e concretezza.

 

Perché (e come) Bologna Business School

La voglia di approfondire in maniera più strutturata tematiche già affrontate lavorando nelle multinazionali, come gli aspetti di budgeting e finanziari ed una serie di dinamiche relazionali e comportamentali vissute in prima persona, unite al desiderio di formalizzare queste sue competenze, portano Angelo a scegliere Bologna Business School.

 

“Diciamo che è stata una scelta abbastanza istintiva. Era da qualche anno che avevo in mente di fare un MBA, però spesso le fasi di una carriera ci trovano ad essere molto focalizzati su altro, impegnati in una corsa sfrenata per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti. Poi, ad un certo punto è cambiata la situazione nell’azienda in cui lavoravo e così in poche settimane mi sono deciso a guardare l’offerta dei master. Ho visto online la proposta di Bologna Business School, ho visitato la scuola, ho fatto il colloquio e qualcosa è scattato, mi sono sentito nel contesto giusto. Nella vita spesso ci sono anche i casi a guidarci. Il Master partiva da li a poche settimane e io avevo voglia di intraprendere un percorso di cambiamento in maniera rapida. Tutto si è incastrato in maniera quasi automatica, nel migliore dei modi.”

 

Per Angelo, tornare a studiare è stato stimolante perché un Master MBA Executive è molto diverso rispetto allo studio universitario. “Ci si trova davanti a situazioni che si riescono a collocare in esperienze vissute nel proprio ambito professionale e se ne trova la chiave di lettura. C’è la giusta componente teorica, ma si trova anche immediatamente un so-what in quello che viene insegnato in classe, applicando il tutto a casi concreti. È stato molto stimolante poter utilizzare sin da subito nella quotidianità del proprio lavoro le cose che si stavano apprendendo durante il Master.”

 

Non da meno sono le relazioni instaurate durante lo studio. Un network di colleghi e professionisti, ma anche e soprattutto di amici, che nonostante la distanza si tengono in contatto, organizzano cene, uscite in barca, e addirittura viaggi insieme.

 

 

Alzare l’asticella, sempre

 

Angelo Gazzoni è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi già a metà percorso, firmando un importante contratto con Hexagon Safety & Infrastructure a soli 5 mesi dopo l’inizio del Master. La Hexagon Safety Infrastructure, una divisione di una multinazionale svedese leader mondiale di soluzioni di Information Technology per l’industria e per il campo geospaziale, l’ha voluto come Country Manager per la divisione italiana.

 

“Oggi sono in una posizione manageriale a tutto tondo anche per merito del Master,” dice Angelo. “Sicuramente ci sono stati degli aspetti che non avevo mai visto in prima persona, soprattutto quelli finanziari, di operations e supply chain, perché avevo sempre lavorato nell’ambito dei servizi. Dal punto di vista di un’attitudine nuova come quella manageriale, avere delle basi costruite durante il percorso di un Executive MBA è anche un elemento di maggior consapevolezza e serenità nel ruolo ricoperto.”

 

Per il suo futuro, Angelo desidera continuare nella sua ascesa professionale, in ruoli di sempre maggiore responsabilità e complessità. Ci racconta come da ragazzo, facendo atletica e in particolare il salto in alto, abbia acquisito l’atteggiamento di alzare sempre un po’ l’asticella dopo aver raggiunto un risultato. Atteggiamento che da allora è rimasto la sua guida per un continuo miglioramento.

 

Ad ogni modo, la crescita non riguarda mai soltanto il manager, ma tutta la sua squadra. “È importante portare numeri ma anche creare un ambiente dove le persone che lavorano con te sono soddisfatte, motivate, abbiano voglia di venire in ufficio e lavorare anche più del dovuto, se necessario, per raggiungere un obiettivo di team.”

 

Angelo si definisce una persona eclettica, curiosa, sempre alla scoperta cose nuove. Oltre all’atletica, le sue passioni spaziano dalla chitarra, al golf e alla vela. “Sono una persona che si appassiona a tante cose e, compatibilmente con il tempo a disposizione, cerco di fare quante più attività possibili. A livello personale, ma anche a livello manageriale, essere una persona con tante sfaccettature e interessi è un valore aggiunto perché da modo di mettere sul tavolo una grande ricchezza di visioni ed idee, dovuta ala curiosità e alla passione per la vita.”

 

Un consiglio a uno studente

 

Il consiglio di Angelo è quello di farsi trasportare dall’entusiasmo e metterci tutte le energie a disposizione. Il master è un’esperienza immersiva, in alcuni momenti facile grazie a un contesto stimolante e piacevole, in altri richiede un grande investimento di tempo e risorse.  “Affrontate il Master con entusiasmo perché vi darà le forze per affrontarne gli impegni e la giusta attitudine per apprezzare ogni momento di questo percorso unico. L’Executive MBA è come un viaggio zaino in spalla in cui guardare alla meta mentre ci si gode la conquista, la ricchezza e perché no, anche la fatica di ogni singolo passo fatto. Con entusiasmo, appunto!”

 



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