[students’ journal] Luglio e Agosto

Agosto 28, 2015

Una rubrica che racconta BBS attraverso le parole dei nostri studenti. Una condivisione di esperienze, consigli utili e momenti di crescita sia personali che professionali. Scritto da e per gli studenti.

Leggi qui tutti gli altri racconti del 2015.


Datemi un Master in Marketing Communication & New Media e vi solleverò il mondo! 

Perché ho scelto un Master in Marketing Communication & New Media? All’inizio di novembre ero molto vicino alla laurea in Economia e marketing, così vicino da decidere sul mio futuro di marketer. Una cosa mi era chiara: avevo bisogno di saperne di più, ma cosa scegliere tra due anni di specializzazione e un master? Volevo più conoscenza ma allo stesso tempo non vedevo l’ora di mettere in pratica quello che avevo imparato. Così ho deciso di fare un master. Il percorso non era terminato: avevo bisogno di sceglierne uno fra i tanti master disponibili.

La ricerca è stata abbastanza dura, ma alla fine ho trovato la combinazione di parole perfetta: “Marketing Communication & New Media”. Questo corso è stato un mix perfetto di tutto quello che mi piaceva! Anche se il master era a BBS, a Bologna, e io vivo nei pressi di Reggio Emilia, non è stato un problema guidare su e giù tutti i giorni, perché sapevo che ogni corso mi avrebbe arricchito molto. Sono stato felice di svegliarmi ogni mattina e guidare a BBS per imparare qualcosa di nuovo che avrebbe potuto davvero fare la differenza all’interno del mondo del lavoro.

Devo ammettere che il programma è stato davvero difficile in termini di tempo, ma comunque è stata una buona sfida per me e un buon allenamento per il futuro. Studiare a BBS mi ha dato l’opportunità di entrare in contatto con alcuni dei migliori professionisti di diversi settori, persone davvero disposte ad aiutarti anche per i progetti personali, creando una forte interconnessione tra professionisti esperti e studenti in cerca di risposte.

La scuola è stata un luogo dove venire in contatto con nuove idee, in particolare quando si parla con i colleghi di culture e nazionalità diverse. Un’altra opportunità che questo master mi ha offerto, è stata la possibilità di affrontare ogni giorno la lingua inglese, la più utilizzata nel mondo degli affari. In appena sei mesi il mio inglese era molto più forte di prima.

Al momento ho completato i sei mesi di studio e sto proseguendo il mio percorso con 500 ore di stage. Infatti, a metà luglio ho ricevuto una proposta di stage da Alès Groupe Italia, ora sto lavorando all’interno del reparto marketing di Lierac e Phyto: semplicemente incredibile! Grazie a questo master ora mi sento più completo nelle mia conoscenza e le competenze, anche perché come marketer devo sapere perfettamente come usare i nuovi media, visto che il mercato si sta muovendo in questa direzione! Grazie Bologna Business School e grazie per questa favolosa esperienza!

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Paolo Cabrini – Italia
Master in Marketing Communication & New Media – classe 2014/2015

 


7 agosto 2015

Un Master da vivere!

Croce e delizia della mia esperienza di Master sono stati i lavori di gruppo! Ce ne sono stati di terribili, ce ne sono stati di meravigliosi. Ogni gruppo a modo suo mi ha dato l’opportunità di sperimentare, provare, discutere, mettermi alla prova, impormi, urlare, arrabbiarmi, ridere, gioire… Si sono susseguiti momenti di tensione e momenti di vita vera! Sono riuscita a realizzare “progetti” che mai avrei pensato di poter fare in così poco tempo ed essendo, prima del master, totalmente a digiuno delle conoscenze necessarie. Li ritengo una parte stressante ma fondamentale di questo periodo di formazione. Non dimenticherò mai le pause pranzo dal “Barese”, le colazioni e i lauti pranzi che sbucavano dal nulla tra un’analisi di bilancio ed una strategia di marketing! Non dimenticherò facilmente le notti passate sul Business Plan di una catena di food trucks per la quale abbiamo messo tutti noi stessi, ma soprattutto il rapporto di amicizia che abbiamo sviluppato lavorando assieme ad un progetto comune! I lavori di gruppo mi hanno permesso di dare vita a rapporti di amicizia vera e propria e anche di capire come comportarmi con persone che non condividevano le mie stesse idee. Si sono dimostrati fondamentali, soprattutto per il mio futuro. Ora infatti mi ritrovo spesso a lavorare in team e non sempre condividiamo tutti le stesse idee! Mi hanno insegnato a confrontarmi senza dovermi per forza  scontrare, per cercare di realizzare sempre al meglio ogni progetto a cui mi capita di dover lavorare. Sono un insegnamento indispensabile per quello che vi riserverà il futuro: vi faranno esaltare, vi faranno divertire, vi faranno dannare. Il mio consiglio è quello cogliere la parte migliore. Anche se spesso vi faranno arrabbiare, non mollate e fatene tesoro, vi serviranno!

 

Melissa Miuzzi, BBS - University of Bologna Business School Alumna, Master in Manaegement, class 2014-2015
Melissa Miuzzi – Italia
Master in Management – classe 2014/2015

 


31 luglio 2015

Confessione di una ragazza colombiana che vive in Italia

“Perché hai scelto questo paese?” Fino ad ora, questa è stata la domanda più ricorrente che mi è stata fatta da quando sono arrivata in Italia. E, sinceramente, sono stanca di inventarmi risposte ragionevoli ogni volta. Ad esempio: “perché ho trovato il master perfetto”, o “perché volevo imparare la lingua”. Oggi, in questa lettera, mi voglio confessare e dire la verità e nient’altro che la verità. Dopo 5 anni di monotonia completa e un lavoro molto stabile, la mia curiosità per la vita è iniziata a crescere in modo tale che non potevo gestire più. Improvvisamente, in maniera inspiegabile, ho sentito che l’Italia stava chiamando il mio nome. Ogni film, canzone, artista, piatto di cibo, ogni parola e membro della famiglia, sembrava che mi indicassero verso la stessa direzione. Ho trovato il master perfetto per la mia carriera professionale e, così, ho convinto i miei genitori a supportarmi in questa decisione e ho lasciato il mio lavoro. Proprio così. Potrei dire che mi sono trasferita per amore, ma non per “qualcuno” ma per “qualcosa”. Sono venuta qui inseguendo un sogno, della mente e dell’anima, un sogno ricorrente da diversi anni. E ho trovato più  di quanto pensassi. Ho 30 nuovi amici e 30 nuove case in Italia e in tutto il mondo. Ho avuto l’opportunità di viaggiare in Europa con le mie due migliori amiche che ho incontrato grazie a questa esperienza. Insieme abbiamo avuto il piacere di visitare luoghi come Malta, Amsterdam, Bruxelles e Budapest. In Italia sono stata in Sicilia, Reggio Calabria, Roma, Venezia, Firenze, Milano, Rimini, Milano Marittima, Verona, Lecco, Forlì e Torino … chiaramente ci sono infinite storie da raccontare. Sono felice di dire che ho studiato nella migliore città  che uno studente potesse mai desiderare e che, grazie a Bologna Business School, sono arrivata nella città più frizzante per la crescita professionale che questo paese ha da offrire, Milano. Come uno dei miei più cari amici una volta disse: “Non esiste la città perfetta ma quella giusta per ogni fase della vita.” Questo è assolutamente vero. Sono qui perché mi piace sentire ogni mattina per strada il “buongiorno”, mi piace il profumo di pane che viene dal fono di fronte a casa mia, mi piace l’ora del gelato ogni giorno in una nuova gelateria. Mi sono innamorata del sorriso italiano, del colore delle case in ogni città e le sorprese che si nascondono dietro l’angolo. Adoro le biciclette e l’aria di gioventù… Posso dire, senza ombra di dubbio, che sono una persona felice dalla testa ai piedi. Sono passati 208 giorni da quando ho preso un aereo senza biglietto di ritorno e non ho nessun rimpianto. Invito tutte le persone latine che stanno pensando di trasferirsi in questo paese, a cogliere la sfida. Ci saranno milioni di motivi per rimanere a casa, al sicuro, ma è anche vero che le ragioni per andarsene, anche se sono un po’ di meno, sono sicuramente le migliori. Perché sono proprio quelle che lasceranno nel cuore tantissime esperienze indimenticabili.

 

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Daniela Lopez Ochoa – Colombia
Master in Marketing, Communication and New Media – classe 2014/2015

 


24 luglio 2015

Tutti per tutti!

Da ottobre (primo giorno di master ) a maggio (termine delle lezioni ) è stato come mangiare un gelato in un caldissimo giorno d’estate: ti godi ogni singolo, rinfrescante assaggio! Studiando alla BBS ho sperimentato il piacere di un gelato che non ha mai fine: lectures, lavori di gruppo, project works e momenti di confronto con professori e studenti di ogni nazionalità, managers ed imprenditori, piccole e grandi realtà aziendali; un susseguirsi di iniziative che mi hanno accompagnato fino ad oggi, quasi per mano, in azienda. Ora lavoro in Jeckerson, iconica realtà italiana nel panorama dell’abbigliamento, e posso affermare che l’esperienza maturata durante i precedenti mesi è stata fondamentale per l’inserimento. È valsa la pena trasferirmi da Roma a Bologna per intraprendere questo percorso e riconosco l’importanza di possedere un network composto da persone competenti e ragazzi svegli con cui potermi confrontare, anche solo per ricevere un parere professionale o personale; e la BBS è sostanzialmente questo: lavoro di squadra. Che suono fa una sola persona che applaude? Può battere le mani molto forte, ma più persone produrranno sempre un suono più fragoroso! Al prossimo gelato!

 

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Salvatore Mansi – Italia
Master in Sales & Marketing Management – classe 2014/2015

 


17 luglio 2015

Il Mondo del Gelato è qui!

Dopo nove mesi di vita da studenti dobbiamo affrontare di nuovo le sfide del mondo reale. Tornare al lavoro non è così facile come sembra dopo tanto tempo dedicato a scoprire e imparare cose nuove e interessanti durante il MBA. Molti di noi, però, non hanno ancora avuto l’occasione giusta e sono ancora alla ricerca di un posto al sole. Io sono stata molto fortunata ad avere trovato fin da subito un’opportunità per mettere in pratica le cose imparate durante il Master così come la mia precedente esperienza e il legame con il mio paese, il Brasile. Si tratta di un progetto emozionante per un’importante azienda italiana: Carpigiani. Carpigiani è leader di mercato nella produzione di macchine per gelato, ma non solo. La società si è impegnata – attraverso il Gelato Museum e la Gelato University – per promuovere la cultura del gelato italiano nel mondo come un  prodotto fresco e artigianale aumentando la consapevolezza dei clienti e aiutare i maestri gelatai provenienti da tutto il mondo a migliorare e promuovere le loro attività. Quale sarebbe il modo migliore di fare questo? L’azienda ha lanciato nel 2013 il Gelato World Tour, un concorso itinerante per trovare il miglior gelato del mondo. Un evento giramondo che visita le principali città, convertendole in capitali del gelato. Circa 130 mila visitatori per edizione, Roma, Berlino, Austin, Melbourne, Valencia, Tokyo sono alcune delle destinazioni già visitate dal GWT. Il Sud America sarà nella  lista delle prossime  destinazioni molto presto e,  il Brasile, sarà probabilmente il paese scelto. Ed Ecco che entro io in azione. Quando ho avuto il primo incontro con il Career Development office della scuola ho chiaramente espresso il mio desiderio di fare lo stage in un’azienda italiana che mira a creare rapporti commerciali con il Brasile. L’occasione con Carpigiani è capitata subito e dopo un paio di settimane ero nel loro headquarters per un colloquio. Il progetto mi è sembrato molto affascinante e l’opportunità di lavorare in un ambiente diverso, un paese differente, un cultura e lingua nuova è un’esperienza super stimolante. Ho iniziato da solo due settimane, ma già faccio tesoro di tutto quello che sto imparando. Ho la fortuna di lavorare a un progetto entusiasmante con persone molto smart che lavorano appassionatamente e di essere in grado di contribuire e accedere a un campo a me totalmente sconosciuto. Proverò a fare la tappa del Gelato World Tour in Sud America un evento magico, raggiungere i nostri obiettivi e di lasciare un segno positivo nella città che ci ospiterà.

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Camila Abadie – Brasile
MBA Food and Wine – classe 2014/2015

 


10 luglio 2015

O’ cor e Napule

Era una soleggiata domenica mattina subito dopo la fine delle lezioni (e degli esami!). Tutti gli studenti avevano un grande sorriso sulle labbra, ma alcuni di loro (gli student del Food & Wine e me) avevano  almeno un motivo in più per brillare: un viaggio di quattro giorni in Campania per il festival culinario, Festa a Vico, organizzato dallo chef Gennaro Esposito del ristorante Torre del Saracino. Festa a Vico è un evento lungo tre sere che si svolge a Vico Equense, una piccola città costiera situata nella penisola sorrentina affaciata sul Vesuvio e la città di Napoli. Credetemi, non ci sono parole a sufficienza per descrivere la bellezza di questo luogo. Provate a immaginare le case estive costruite sulle terrazze delle colline vulcaniche ricche di ulivi, alberi di arance e limoni, una sorprendente vista sul mare e persone molto cordiali. Festa a Vico dà a questo luogo una nuova dimensione. Vico accoglie più di 140 tra i migliori chef Italiani che condividono le stesse idee: creatività, simpatia, entusiasmo, generosità e, naturalmente, tanto duro lavoro. “Questo festival è per la gente”, mi ha detto Massimo Bottura dell’Osteria Francescana – secondo miglior ristorante del mondo per il 2015 – quando l’ho incontrato durante la prima sera. “Tutto è fatto da persone, con le loro mani” ha continuato Massimo mentre sedeva accanto ai forni pizza portatili. Il festival è assolutamente incredibile, tutta la città si anima e i piatti sono serviti non solo nei ristoranti, ma anche in quasi tutti i negozi del paese. Non importa se si tratta di un negozio di alimentari, una farmacia o se vendono scarpe, tutto può diventare una finestra per l’arte del cibo. E che straordinaria selezione di cibo! È possibile trovare tutto ciò che caratterizza l’Italia, dalla tradizionale pizza e pasta ai frutti di mare e i dolci in decine di varianti. Per i visitatori, c’era solo una regola: avere fame! La seconda sera abbiamo avuto la notra “festa gastronomica” privata a casa del nostro professore Antonio Paco Giuliani e il suo buon amico, Tom Stevens, che gentilmente ci hanno invitati nella loro cucina e hanno preparato deliziosi piatti. La terza e ultima sera abbiamo passeggiato sotto le luci della Note delle Stelle nel lungomare della Marina d’Aequa è stata un’esperienza assolutamente unica per tutti noi. Pensate a centinaia di sapori e ingredienti frutto della creatività dei migliori chef e la possibilità illimitata di combinarli. Avere la possibilità di scoprire e degustare le loro produzioni è stato, senza dubbio, un standout e un ricordo indimenticabile. Mentre Festa a Vico si svolgeva di sera, durante il giorno era una perfetta opportunità per scoprire la Campania. A solo un’ora di distanza si trova la città di Napoli, una tappa obbligata per me. Tuttavia, alcuni dei miei colleghi hanno preferito andare al mare, quindi ci siamo divisi in due gruppi. Noi, che siamo andati a Napoli, abbiamo visto il porto con le enormi crociere, la zona universitaria, il castello e la Galleria Umberto I, ma la parte più affascinante è stato il vecchio centro storico della città. Un luogo di lunghe e strette strade, un’atmosfera semplice, con i panni appena lavati estesi da lato a lato. Il dialetto Napolitano si sentiva in ogni angolo. E, naturalmente, non potevano andarcene senza provare la leggendaria pizza napolitana quindi, siamo andati all’Antica Pizzeria Port’Alba – la pizzeria più antica del mondo secondo Wikipedia. La fonte non è la più attendibile, lo so, ma la pizza era davvero incredibile. Il giorno dopo, abbiamo deciso di andare a Positano, che è una delle città più famose della Costiera Amalfitana. Il viaggio fino a Positano in sé è qualcosa di spettacolare. Le strade piccole con curve e contro curve sul bordo della scogliera sono l’antipasto del menu che gusti quando si arriva alla colortissima Positano. Non cercavamo nulla di particolare, solo una giornata semplice e rilassante perciò, la spiaggia era la soluzione perfetta. Ci sono voluti  soltanto 10 minuti per trovarne una piccola e desolata. Era quasi come avere una spiaggia privata gratuita tutta per noi. Vorrei tanto ringraziare la Campania per avermi dato questi momenti incredibili insieme ai miei compagni. Conserverò tutti i ricordi in foto, nella mia mente e nel mio cuore.

BOSRUK, MARIAN
Marian Borsuk – Slovacchia
MBA Corporate Finance – Classe 2014/2015

 


3 luglio 2015

Come ho imparato ad amare le application

Parte dello stress di un MBA, diciamocelo, è la ricerca di un lavoro. Soprattutto nei mesi finali la pressione comincia a diventare palpabile e inizi a mandare email applications in tutto il mondo. È un sentimento tipico, non deve essere ignorato. Preparatevi a tutto questo e non lasciate che la pressione diventi insopportabile. Prendersi cura con largo anticipo delle vostre applications vi darà fiducia nel fatto che, come presto vi renderete conto, ci sono molte possibilità di stage e lavoro per un MBA disponibile a trasferirsi in qualsiasi parte del mondo. E io sono qui per dimostrarlo. Ancora prima di cercare di fare domanda per un MBA, il forte desiderio di trasferirmi all’estero riecheggiava nella frenetica ricerca di un lavoro all’estero. Dubai, Bangalore, Vietnam, Cina, USA… tutte queste destinazioni erano disposte ad accettare persone altamente qualificate e capaci. Quindi ero disponibile a trasferirmi ma, a quanto pare, non ero abbastanza qualificato. Così sono arrivato a BBS. Nel mese di marzo, molto prima della conclusione del MBA, ho ricevuto una chiamata da una società italiana che stava cercando un giovane italiano, con esperienza internazionale, disponibile a trasferirsi a Shanghai per realizzare un impianto di produzione. In due settimane ho fatto un paio di colloqui e ciò che prima era solo un sogno è diventato una realtà tangibile. Mi sono bastate poche settimane di caccia al lavoro e, naturalmente, una bella manciata di fortuna, per assicurarmi un lavoro. Inutile dire che gli ultimi mesi del mio MBA sono passati con spensieratezza e me li sono potuti godere ancora di più. Il lavoro è iniziato il tre di giugno, ed ero ansioso di mettere alla prova le nuove competenze e capacità acquisite durante l’MBA. Beh, amici miei, c’è una differenza incredibilmente enorme! È come lavorare con un nuovo cervello. Intraprendere tutti i lavori di gruppo, partecipare a tutte le classi e le lezioni del master, lo studio otto ore al giorno per un anno, cambia veramente le persone. Diventi più analitico, sicuro di sé, un grande lavoratore di squadra e, se necessario, un leader positivo e proattivo. Sembra strano a dirlo solo dopo dieci giorni di lavoro, ma queste sono le prime cose che ho potuto facilmente individuare durante le prime ore in cui mi sono seduto sulla sedia della mia scrivania. Il cambiamento è davvero grande e, naturalmente, sarà lo stesso per tutti e ciascuno dei miei compagni di scuola e Alumni. Presto, come dicevo, mi trasferirò in Cina e questa sarà una sorta di sfida personale. Ma il fatto di aver vissuto per un anno un Global MBA veramente internazionale, mi dà la certezza che sarò in grado di adattarmi nel nuovo ambiente, proprio come ho avuto modo di adattarmi perfettamente tra più di trenta nazionalità a BBS. Mi sono trovato molto bene con i miei compagni e non c’è un solo giorno in cui non gli scrivo. È stato davvero difficile allontanarsi da BBS una settimana prima della fine del programma, tale era la pressione da parte della mia nuova società per farmi partire il prima possibile. Solo l’ultimo giorno ho veramente realizzato che era tutto finito: niente più sereni giorni da studente in un’antica e splendida villa sulla cima di una collina verde, circondato da studenti brillanti e da amici. È tempo di tornare alla realtà, Mike. Tempo di andare avanti. Tempo di viaggiare ancora, con una nuovissima valigia piena di ricordi. Arrivederci!


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Michele Bianchetti – Italia
MBA China/Far East and Europe Business Relations – classe 2014/2015



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